26 Agosto 2025
Nuova notte di raid israeliani sulla Striscia e sulla Cisgiordania. L'Idf ha preso di mira prevalentemente Gaza City e Khan Younis, due centri a solamente 24 km di distanza nel sud della Striscia, oltre che a diversi villaggi in Cisgiordania. All'alba di martedì 26 agosto, si contano oltre 50 morti, di cui la metà sono bambini. L'Onu si è pronunciata sull'ennesima notte di sangue, venuta poche ore dopo dopo l'attentato all'ospedale Nasser: "È un massacro senza fine".
Oltre 50 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ore a Gaza a seguito dei raid israeliani iniziati all’alba. A riferirlo sono fonti mediche locali citate da Al Jazeera, che descrivono una nuova ondata di bombardamenti condotti dall’esercito israeliano sulla Striscia. Tra le vittime, sette persone sono morte all’interno di una casa di Gaza City, mentre altre sei – tra cui diversi bambini – hanno perso la vita in una tenda nei pressi di Khan Younis, nel sud della Striscia, dove molte famiglie sfollate avevano cercato rifugio.
Gli attacchi non si sono limitati a Gaza. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, durante la notte e nelle prime ore del mattino le forze israeliane hanno condotto operazioni anche in Cisgiordania occupata. A Deir Abu Mishal, vicino Ramallah, sono stati arrestati quattro civili, tra cui due ragazzi di 15 anni, mentre nei campi profughi di Balata e al-Ain, nei pressi di Nablus, altre sei persone sono state prelevate dalle proprie abitazioni. Pattugliamenti militari hanno interessato anche Tubas, Qalqilya e il villaggio di Jorat al-Sham’a, dove i soldati hanno fatto irruzione in una casa senza però procedere ad arresti.
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