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Sabotaggio gasdotto Nord Stream 1 e 2, confermato arresto per Serhii Kuznietsov, rifiutata estradizione in Germania; in tribunale il gesto del tridente ucraino - VIDEO

Confermato l’arresto di Serhii Kuznietsov, accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream 1 e 2: è stato fermato in un agriturismo a San Clemente (Rimini) su mandato della Corte federale tedesca. Udienza per l’estradizione fissata al 3 settembre

22 Agosto 2025

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato l'arresto per Serhii Kuznietsov, il 49enne ucraino accusato di essere uno dei coordinatori del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream 1 e 2. La prossima udienza, per decidere sull’eventuale estradizione in Germania, rifiutata dall'uomo, è fissata per il 3 settembre.

Durante l’udienza – rallentata dalla richiesta di un interprete ucraino – l’uomo ha affermato di trovarsi in Italia per motivi familiari e di essere stato in Ucraina nel periodo in cui sarebbe avvenuto il sabotaggio, a settembre 2022.

Arrestato nella notte tra mercoledì e giovedì in un agriturismo a San Clemente, in provincia di Rimini, Kuznietsov è sceso dal furgone della polizia penitenziaria di Rimini facendo il gesto delle tre dita alzate, simbolo nazionale del tridente sulla bandiera ucraina. L’udienza di convalida dell’arresto si è svolta a porte chiuse davanti alla giudice Sonia Pasini. Per la Procura generale era presente la sostituta pg Licia Scagliarini. Kuznietsov ha sostituito la precedente legale, Ilaria Perruzza, con l’avvocato Luca Montebelli

"Oltre alla convalida dell’arresto, il giudice ha disposto la permanenza in carcere a Rimini in attesa dell’udienza del 3 settembre, dove si potrà già discutere della consegna alla Germania, a seconda dei documenti che arriveranno", ha spiegato l’avvocato Montebelli. "Il mio assistito ha respinto ogni addebito – ha aggiunto –. Al momento resta in carcere, ma vedremo se emergeranno altre possibilità. È sereno, per quanto possa esserlo una persona arrestata".

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