Giovedì, 02 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gaza, senatore repubblicano Usa Graham choc: "Se America non aiuta Israele, Dio ci punirà, Tel Aviv non sta commettendo genocidio" - VIDEO

Lindsey Graham ribadisce il sostegno a Israele e respinge accuse di genocidio, mentre cresce nel Gop una fronda critica sulla guerra a Gaza e sull’influenza israeliana

14 Agosto 2025

Continua il dibattito negli Usa sulla situazione drammatica a Gaza. Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha nuovamente pronunciato parole choc: "Se l'America non aiuta Israele, nostro storico alleato, Dio ci punirà. Tel Aviv ha tutti i poteri di compiere un genocidio nella Striscia, ma non lo sta facendo".

Gaza, senatore repubblicano Usa Graham choc: "Se America non aiuta Israele, Dio ci punirà, Tel Aviv non sta commettendo genocidio"

Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha difeso con forza Israele durante un comizio del Partito Repubblicano in South Carolina, ribadendo che Washington deve continuare a sostenere l’alleato mediorientale. “Israele è in una lotta per la sopravvivenza, circondato da nemici che li ucciderebbero tutti se potessero”, ha dichiarato, respingendo con veemenza le accuse di genocidio a Tel Aviv. “Se Israele volesse, potrebbe commettere un genocidio. Sceglie di non farlo. Hamas lo farebbe in 30 secondi, ma non ne ha la capacità”.

Graham ha definito Israelel’amico più affidabile” degli Stati Uniti in Medio Oriente e ha trasformato la questione in un tema religioso e identitario: “Se l’America stacca la spina a Israele, Dio staccherà la spina a noi”. Ha concluso definendo lo Stato ebraico “il buono” e “i radicali islamisti” come i veri nemici.

Le parole arrivano in un momento di crescente frattura interna al Partito Repubblicano. Figure come la deputata Marjorie Taylor Greene contestano il sostegno incondizionato a Israele, denunciando “genocidio a Gaza” e accusando l'American Israel Public Affairs Commitee di influenzare la politica americana. Greene sostiene che Israele non sia un Paese in difficoltà e che abbia già dimostrato di poter “annientare i propri nemici fino al punto di genocidio”.

Altri esponenti conservatori, come Steve Bannon, Tucker Carlson e Matt Gaetz, hanno espresso preoccupazioni simili, evidenziando il rischio di un’eccessiva influenza israeliana negli affari interni statunitensi.

Le dichiarazioni di Graham, sebbene in linea con la tradizionale posizione filoisraeliana di gran parte dei repubblicani, mostrano un partito sempre più diviso su come affrontare il conflitto a Gaza e il futuro delle relazioni con Israele.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti