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Ucraina, “droni russi” su ospedale per la maternità di Kharkiv, 9 feriti, Trump minaccia Mosca: “Vedrete cosa succederà” - VIDEO

Il presidente americano ha precedentemente dichiarato che gli Usa forniranno sistemi di difesa area Patriot all'Ucraina attraverso gli alleati della Nato

11 Luglio 2025

Presunto attacco di droni russi sull'ospedale per la maternità di Kharkiv, nel quale si sono registrati 9 feriti. Il presidente americano Donald Trump ha rilasciato delle dichiarazioni in tal senso che sanno di minaccia verso Mosca: "Vedrete cosa succederà se continuerete così". Nelle ultime ore il tycoon ha appoggiato nuovamente l'Ucraina, dichiarando che riprenderanno gli aiuti americani a Kiev, anche se sarà la Nato a pagare i sistemi di difesa aerea Patriot. Riferendosi ai recenti raid su Kharkiv, il tycoon ha minacciato il Cremlino: "Vedrete cosa succederà se continuerete così".

Ucraina, “droni russi” su ospedale per la maternità di Kharkiv, 9 feriti, Trump minaccia Mosca: “Vedrete cosa succederà

Il magnate americano ha annunciato la ripresa dell'invio di armi all'Ucraina, tra cui i sistemi di difesa aerea Patriot, attraverso gli alleati dell'Alleanza atlantica, che dovrà poi distribuirli e finanziarli.

Trump l'ha quindi data vinta nuovamente a Volodymyr Zelensky, che richiede da tempo questo tipo di difesa aerea. I paesi europei che fanno parte della Nato e che sono dotati di sistemi Patriot dovrebbero quindi trasferirli rapidamente alla volta di Kiev. I più indiziati sono Germania e Norvegia.

Le intimidazioni di Donald Trump, fra guerra e dazi

"Vedrete cosa succederà", ha detto Donald Trump in occasione dei presunti attacchi russi tramite droni, che avrebbero colpito un reparto di un ospedale per la maternità a Kharkiv, ferendo nove persone. Un riferimento non solo al rinnovato aiuto militare all'Ucraina, ma anche a un possibile nuovo pacchetto di sanzioni americane contro la Russia. Il disegno di legge attualmente sul tavolo implicherebbe un dazio del 500% sui beni dei Paesi che continuano ad acquistare petrolio, gas, uranio e altre esportazioni russe. Ciò danneggerebbe particolarmente Cina e India, che rappresentano il 70% del commercio energetico del Cremlino e che finanziano la maggior parte della sua produzione bellica.

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