Nato, Trump in cortocircuito su Putin: “Lo considero una persona che non è stata guidata bene, non volevo il suo aiuto con l’Iran” – VIDEO

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è andato in cortocircuito, offrendo al vertice della Nato una raffica di dichiarazioni contraddittorie e sorprendenti che hanno fatto discutere alleati e osservatori. Il suo giudizio sul presidente russo Vladimir Putin è apparso oscillante: “Lo considero una persona che non è stata guidata bene”, alimentando le voci che si susseguono su un possibile deterioramento cognitivo.

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Fred Trump III ha spiegato di aver notato negli ultimi tempi "segnali preoccupanti", simili a quelli che caratterizzarono la fase iniziale della malattia del nonno, scomparso nel 1999

A Trump è stato chiesto se considera Putin un nemico e se ritiene che il leader del Cremlino abbia mire espansionistiche oltre l'Ucraina. “È possibile”, ha risposto il capo della Casa Bianca, lasciando volutamente aperta l'interpretazione. Poi, in un tono più personale, ha aggiunto: “Lo considero una persona che non è stata guidata bene”.

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Il premier Sanchez si era fortemente espresso contro il riarmo voluto dalla Nato, definendolo "incompatibile con la nostra visione del mondo"

Parole che non hanno mancato di suscitare reazioni, tanto più che Trump ha poi rivelato un recente contatto diretto con Putin, il quale lo avrebbe chiamato per proporgli un ruolo di mediazione nella crisi in Medio Oriente. “Mi ha chiamato l'altro giorno e mi ha detto: 'Posso aiutarti con l'Iran?' Gli ho risposto: 'No, puoi aiutarmi con la Russia'”, ha raccontato il presidente statunitense.

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Parlando della difficile situazione in Medio Oriente, il Segretario Generale della Nato ha definito Trump "daddy", paparino, parlando di Iran e Israele, due bambini litigiosi

Trump ha ribadito di essere in contatto regolare con il leader russo, soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina. “So una cosa. Lui vorrebbe risolvere la questione. Vorrebbe uscirne. È un casino per lui. Gli ho detto: 'Aiutami a trovare un accordo con te' – e credo che lo faremo presto”, ha dichiarato ai giornalisti presenti.

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Come già anticipato dal Giornale d'Italia, mano libera di Trump a Putin in Ucraina, ma prima, la questione "regime change", che si sarebbe risolta in cambio di un non intervento di Mosca in Medioriente

Già lo scorso anno Trump aveva promesso che, se rieletto, avrebbe risolto il conflitto russo-ucraino “in 24 ore”. Tuttavia, ora corregge il tiro, attribuendo quelle parole a un tono volutamente sarcastico. “I negoziati sono più difficili di quanto si pensasse” e “Putin è più difficile”, ha spiegato parlando all'Aia.

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Al margine del vertice, il presidente Usa ha anche avuto un colloquio definito “buono” con Volodymyr Zelensky. Non ha escluso future forniture di sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina, ma ha precisato che “vedrà” se ciò sarà possibile.