20 Giugno 2025
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, all’Università di Padova, ha attaccato l’Alleanza Atlantica, definendola ormai superata, e ha riservato parole altrettanto dure per l’Unione europea e per le Nazioni Unite, ritenute ormai irrilevanti nello scacchiere mondiale. Crosetto ha tracciato un quadro geopolitico radicalmente mutato, in cui i vecchi equilibri non funzionano più e le nuove sfide richiedono un approccio diverso.
“L’Europa forse un tempo avrebbe potuto contare se si fosse data un ruolo politico che non si è mai data”. Così ha esordito Crosetto durante l’intervento accademico, denunciando una debolezza storica dell’Ue mai colmata. Secondo il ministro, oggi non ci sarebbe più spazio per un ruolo significativo dell’Europa perché “è cambiato il mondo”.
“Siamo passati a un mondo in cui contavano i valori a uno a cui conta il valore economico, siamo passati all’epoca delle grandi potenze e non ce ne siamo accorti”, ha aggiunto. In questa trasformazione, l’Europa avrebbe perso il treno della rilevanza globale, mentre nuove potenze si affermano dettando le regole.
Una visione altrettanto impietosa è stata riservata alle Nazioni Unite: “È morta la multilateralità. L’Onu conta come l’Europa nel mondo, niente. Meno di una nazione”. Per Crosetto, gli strumenti di governance globale che hanno caratterizzato il dopoguerra non sono più efficaci né rispettati.
Anche la Nato finisce nel mirino del ministro: “Io alla Nato spiego che la Nato non ha più ragione di esistere. Una volta il centro del mondo era l’Atlantico, ora il centro del mondo è il mondo”. In un’epoca multipolare, Crosetto vede superato il concetto stesso di un’Alleanza centrata su un asse geografico e politico ormai sorpassato.
“Gli Usa contano ancora nel mondo, l’Europa meno, ma c’è tutto il resto del mondo con cui va costruito un rapporto”, ha affermato, sottolineando la necessità di una visione nuova che includa tutti gli attori globali.
Il ministro ha quindi lanciato un appello per trasformare radicalmente l’Alleanza Atlantica: “O aumenta, diventa un’organizzazione che si prende il compito di costruire la pace al livello mondiale e diventa qualcosa di profondamente diverso. Oppure noi non raggiungeremo l’obiettivo di una sicurezza in cui tutti possono confrontarsi all’interno di regole che valgono per tutti”.
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