Hangzhou, primo incontro mondiale di boxe tra robot umanoidi, automi gestiti da AI e allenati tramite machine learning - VIDEO

Per la prima volta nella storia dello sport, il ring ha visto sfidarsi non uomini, ma robot umanoidi. È accaduto a Hangzhou, in Cina, durante l’evento Unitree Iron First King, organizzato dalla tech company cinese Unitree Robotics, segnando un momento storico nel connubio tra tecnologia e sport da combattimento.

La scena sembra uscita direttamente dal film Real Steel (2011), con Hugh Jackman: là si trattava di un futuro immaginato, in cui i robot erano le nuove star del pugilato. Oggi, invece, quel futuro ha preso forma concreta, e l’intelligenza artificiale ne è la vera protagonista.

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Durante la manifestazione, i robot hanno dato vita a spettacolari dimostrazioni di boxe uno contro uno e in gruppo, eseguendo una vasta gamma di colpi: pugni diretti, ganci, calci laterali e perfino calci rotanti in aria. Non solo: in caso di caduta, gli automi si rialzavano da terra con sorprendente prontezza, confermando un elevato grado di autonomia motoria e adattabilità.

“La nostra è una forma di combattimento collaborativo tra uomo e macchina”, ha dichiarato al Global Times Chen Xiyun, portavoce del team marketing di Unitree Robotics. Gli scontri, infatti, non erano interamente automatizzati: gli operatori, tramite comandi remoti, intervenivano in tempo reale per modificare le tattiche in risposta alle manovre degli avversari. Una sinergia che ha messo in luce le potenzialità del machine learning applicato alla robotica dinamica.

A dominare la scena è stato G1, uno dei robot di punta del marchio Unitree. Alto appena 1,30 metri e dal peso contenuto di circa 35 kg, il G1 ha stupito per agilità, capacità di resistenza ai colpi e rapidità nei contrattacchi. Dotato di una potenza di calcolo avanzata, è capace di gestire in tempo reale movimenti complessi e reazioni difensive.