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Siria, bombardamenti di Israele sulla regione costiera di Tartus, così pesanti da provocare terremoto magnitudo 3.1 - VIDEO

Distrutte l'86% delle difese aeree siriane, il terremoto è stato causato dal bombardamento più violento di sempre secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani

16 Dicembre 2024

Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2024 Israele ha colpito diversi siti militari nella regione costiera siriana di Tartus, causando una potente detonazione che ha generato una scossa simile a un terremoto di magnitudo 3,1 sulla scala Richter. Secondo i media locali e l’Osservatorio siriano per i diritti umani, si tratta del bombardamento più violento nell'area dal 2012, anno di inizio degli attacchi israeliani in Siria.

Secondo Israele gli attacchi hanno preso di mira depositi di missili terra-terra e munizioni, ritenuti fondamentali per la rete di rifornimento di armi dell’Iran verso Hezbollah, l’organizzazione terroristica sciita attiva in Libano. Israele ha a lungo colpito infrastrutture militari e vie di rifornimento in Siria per impedire che cadessero nelle mani di gruppi islamisti o di attori filo-iraniani. Negli ultimi anni, sono stati distrutti anche depositi di armi chimiche e sistemi missilistici strategici.

La regione di Tartus, dove è avvenuto il bombardamento, ospita inoltre una base navale russa, operativa sin dal 1971 durante l’era sovietica. Finora non ci sono state segnalazioni di danni a infrastrutture russe, ma la presenza della base sottolinea la delicatezza della situazione geopolitica nella zona.

Siria: "Israele ha superato le linee di ingaggio"

Il comandante siriano Ahmed al Sharaa ha condannato gli attacchi, affermando che "Israele ha chiaramente superato le linee di ingaggio in Siria, minacciando un’escalation ingiustificata nella regione". Nonostante ciò, il comandante ha sottolineato che la Siria non entrerà in conflitto diretto con Israele. Gli attacchi israeliani hanno compromesso l’86% dei sistemi di difesa aerea siriana, riducendo significativamente le capacità di risposta del Paese agli attacchi aerei.

Parallelamente agli attacchi a Tartus, Israele ha rafforzato la sua presenza nelle alture del Golan, una zona cuscinetto della Siria occupata. Una mossa che rappresenta un ulteriore elemento di tensione nella regione. Gli attacchi israeliani evidenziano il persistere di una strategia mirata a neutralizzare le minacce iraniane e di Hezbollah in Siria, ma rischiano di provocare ulteriori tensioni con la Siria e i suoi alleati, tra cui la Russia.

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