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Crisi di governo, Le Pen e Melenchon verso il voto di sfiducia contro Barnier, RN: "Bilancio ingiusto, saccheggiata la Francia lavoratrice" - VIDEO

Crisi di governo dopo una forzatura del premier Michel Barnier sulla legge per le pensioni, voto di sfiducia mercoledì o giovedì

02 Dicembre 2024

Crisi di governo in Francia, Marin Le Pen e Jean-Luc Melenchon verso il voto di sfiducia contro il primo ministro Barnier, il Rassemblement National ha commentato su X: "Ingiustizia sociale, deficit in peggioramento, esplosione delle tasse: questo bilancio profondamente ingiusto saccheggia la Francia lavoratrice!".

Crisi di governo in Francia, verso il voto di sfiducia contro Barnier per l'attivazione dell'articolo 49.3 della Costituzione

Il primo ministro francese, Michel Barnier, ha fatto ricorso all'articolo 49.3 della costituzione per far passare senza votazione il bilancio della previdenza sociale. La France Insouime di Melenchon ha annunciato come previsto una "mozione di censura", vale a dire una sfiducia contro l'esecutivo, che verrà votata quasi certamente dal Rassemblement National di Marine Le Pen. 

I deputati dell'Assemblea Nazionale francese ora hanno 24 ore di tempo per presentare la mozione di sfiducia nei confronti del premier a seguito dell'attivazione dell'articolo 49.3 della Costituzione. L'iter per la mozione di censura, garantito dallo stesso articolo impiegato dal premier, prevede che il voto non avvenga prima delle 48 ore successive alla presentazione della mozione, quindi non prima di mercoledì 4 o giovedì 5 dicembreL'esecutivo potrebbe dunque cadere già prima della fine dell'anno.

Crisi di governo in Francia, Le Pen e Melenchon voteranno insieme il voto di sfiducia contro Barnier

Il gruppo del Rassemblement National, che dispone del maggior numero di deputati all'Assemblea Nazionale di Parigi, ha confermato di essere pronto a unire i suoi voti a quelli della gauche per approvare la mozione di censura, ovvero la sfiducia, presentata dalla France Insoumise di Jean-Luc Melenchon a nome del cartello di sinistra Nouveau Front Populaire.

"Il signor Barnier non ha voluto rispondere alla richiesta degli undici milioni di elettori del Rassemblement national. Ha detto che ognuno si assumerà le proprie responsabilità, quindi noi ci assumeremo le nostre. Noi presentiamo una mozione di censura e voteremo la censura del governo", ha scritto su X la leader del Rassemblement National Marine Le Pen.

Con l'apporto del RN, la mozione della gauche potrebbe così raccogliere oltre 300 voti, consentendo la sua adozione (fissata a 288 voti) e quindi la fine del governo Barnier. In caso di approvazione della mozione di censura nei confronti del governo del premier francese Michel Barnier,  il presidente Emmanuel Macron dovrà nominare un nuovo primo ministro.

Ma date le circostanze politiche e le difficoltà con cui è emerso il nome di Barnier, la possibilità che venga nominato (e sostenuto dall'Assemblea Nazionale) un nuovo primo ministro rimane incerta.

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