04 Novembre 2024
Dopo la violentissima alluvione a Valencia, la Spagna si prepara ad un nuovo passaggio della Dana e a Barcellona è già scattata l'allerta rossa. Nelle ultime ore le piogge torrenziali hanno già iniziato a creare caos: sono stati sospesi i treni per i pendolari ed è stato istituito un comitato di crisi all'aeroporto internazionale di Barcellona-El Prat, dove, secondo le autorità, sono stati dirottati circa quindici voli.
Sulla rambla di Gavà, a 18 km da Barcellona, interi tratti stradali sono diventati impraticabili per l'enorme quantità di acqua caduta. Le strade sono come fiumi. Situazione critica anche nella città di Castelldefels.
Queste alluvioni sono sempre più violente. Il 31 ottobre a Valencia in sole otto ore erano caduti 400 millimetri di acqua, ossia l'equivalente di ciò che in quelle zone si registra solitamente in un anno intero. Già nel mese di agosto di quest'anno, l'agenzia meteorologica spagnola El Tiempo aveva lanciato un'allerta riguardo ai rischi connessi al cloud seeding, ossia all'inseminazione artificiale delle nuvole, sottolineando che il Marocco stava sviluppando 20 progetti di cloud seeding nell'ambito del suo piano nazionale per combattere la scarsità idrica. Proprio il Marocco è stato protagonista di nubifragi e inondazioni che hanno allagato grandi aree del deserto trascinando via tutto ciò che incontravano, dalle piante ai cammelli. In quel caso si era registrata la pioggia più abbondante degli ultimi 75 anni.
Anche negli Emirati Arabi le partiche di inseminazione artificiale delle nuvole nell'ultimo anno sono sfuggite al controllo umano, provocando alluvioni intense e inondazioni in molte aree. L'utilizzo del cloud seeding era stato ammesse dal governo stesso.
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