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Raid aerei Idf nel sud di Beirut, via libera di Netanyahu dopo discorso all’Onu, "50 Morti e 200 feriti, in salvo Nasrallah" - VIDEO

Bombardamento di Israele senza precedenti su Beirut: nel mirino il leader di Hezbollah (che sarebbe sopravvissuto) al prezzo di una devastazione mai vista prima, nel quartiere meridionale di Dahiya. Altri morti sono ancora sotto le macerie

27 Settembre 2024

Massicci raid aerei delle Idf sono stati effettuati alla periferia sud di Beirut, con il lancio di 20 missili da jet da guerra israeliani nel quartiere meridionale di Dahiya. Il via libera all'attacco (che si è svolto con bombe antibuker dal peso di 1 tonnellata) è arrivato direttamente dal leader israeliano Benjamin Netanyahu subito dopo il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu, durante il quale il premier dello stato ebraico ha attaccato frontalmente i delegati definendo la stessa assemblea una "palude antisemita", nonché una "società terrapiattista anti-israeliana". 9 palazzi sono stati completamente distrutti, mentre il bilancio provvisiorio delle vittime è di 50 morti e 200 feriti. Nel sobborgo, altamente popolato da civili, vi sarebbe anche il quartier generale di Hezbollah e l’obiettivo del bombardamento sarebbe stato niente meno che il leader dell’organizzazione islamista Hasan Nasrallah. La notizia è stata confermata dal portavoce dell’Israel Defence Force Daniel Hagari: "Il quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera", ha affermato. Lo riferiscono anche fonti di sicurezza locali citati dai media libanesi. Secondo Haaretz però, il leader della milizia sciita si sarebbe salvato. A sostenere tale tesi è stata anche l'agenzia di stampa britannica Reuters, la quale avrebbe appreso da fonti vicine ad Hezbollah che "Hassan Nasrallah sta bene e si trova in luogo sicuro". Secondo una fonte USA intervistata dalla Abc, il capo dell'organizzazione e alcuni suoi uomini erano a Beirut questo pomeriggio per una breve visita, quando i caccia israeliani hanno cominciato il raid sulla capitale del Paese.

Nel filmato, i primi soccorritori giunti sul posto camminano su macerie ancora fumanti, con diversi incendi ancora attivi tra le lamiere e i calcinacci. La gente del posto riferisce che la terra ha tremato a chilometri di distanza con vetri rotti e detriti ovunque nell’area intorno all’esplosione, come si vede anche dai frame video. Le immagini provengono proprio dai media libanesi, che in queste ore stanno mostrando il risultato delle detonazioni con enormi colonne di fumo nero che si alzano verso il cielo. Le deflagrazioni sono state multiple, almeno una decina stando a testimoni locali. Nel frattempo, Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lasciato un briefing con i giornalisti a seguito del suo discorso tenuto all'Assemblea generale dell'Onu, dopo che il suo segretario militare, il maggiore generale Roman Gofman, gli si è avvicinato e gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio. Questo è avvenuto poco dopo la notizia delle forti esplosioni a Beirut.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto agli italiani presenti in Libano di lasciare il Paese dei cedri al più presto, per poi ribadire il suo messaggio su X: "Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto. Per ogni evenienza fare riferimento a @ItalyinLebanon e all' Unità di crisi".

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