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Netanyahu e il discorso delirante all'Onu: "È una palude antisemita, società terrapiattista anti-israeliana", tutti escono e l'assemblea si svuota – VIDEO

Durissimo attacco di Netanyahu all'Onu: accusa l'Assemblea di antisemitismo e minaccia l'Iran, mentre la sala si svuota in segno di protesta

27 Settembre 2024

Netanyahu e il suo discorso delirante all'Onu: il premier dello Stato ebraico oggi ha attaccato frontalmente l'organizzazione, durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. "È una palude antisemita, una società terrapiattista anti-israeliana" ha detto il premier israeliano; poco prima dell'inizio del suo discorso dal pulpito del meeting internazionale in corso a New York, molti delegati avevano già abbandonato l'aula per protesta, ma al pronunciare di tali parole quasi tutti escono e l'assemblea si svuota. Il presidente ha dovuto richiamare all'ordine i presenti, mentre alcune delegazioni continuavano ad abbandonare la sala, poi Netanyahu ha proseguito: "Stare con Israele è in linea con i vostri valori", ha detto. "Il mio Paese è in guerra, combatte per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie di molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e mettere le cose in chiaro", ha attaccato ancora il premier israeliano. Il primo ministro dello stato ebraico, ha chiarito la sua posizione in merito ad una possibile tregua immediata per un cessate il fuoco in Libano: "Combatteremo fino alla vittoria finale", ha detto prima di rivolgere una minaccia diretta all'Iran: "Se ci attaccate, vi colpiremo". Non c'è "nessun posto in Iran, che Israele non possa raggiungere". Con il piglio del maestro, nel suo intervento Benjamin Netanyahu ha anche mostrato due mappe. La prima mostrava un blocco di paesi che hanno firmato i trattati di Abramo, ovvero gli accordi di pace per normalizzare le relazioni tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti (firmati il 13 agosto 2020): immaginando un ponte logistico dall'India attraverso il Medio Oriente e Israele, Netanyahu ha parlato di una mappa della 'benedizione' ('The Blessing'). La seconda era invece una mappa della 'maledizione' (la scritta 'The Curse' bene in vista), che mostra la mezzaluna di alleati dell'Iran in tutto il Medio Oriente. "Quale delle due disegnerà il futuro? Israele ha già fatto la sua scelta", ha poi concluso.

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