27 Marzo 2024
"Gli Stati Uniti stanno cercando di convincere tutti che l'Ucraina non sia coinvolta nell'attentato e che è stato compiuto da seguaci dell'Islam, membri dell'Isis, organizzazione bandita in Russia. Ma a noi interessa chi è il mandante. Dobbiamo rispondere ad una serie di domande, ad esempio le organizzazioni radicali islamiche e terroristiche sono davvero interessate a colpire la Russia che oggi rappresenta una soluzione equa al crescente conflitto in Medio Oriente? E come fanno gli islamici radicali, che si presentano come musulmani devoti professando il cosiddetto Islam puro, a commettere gravi atrocità e crimini durante il mese del Ramadan, sacro per i musulmani": sono le parole più significative pronunciate dal Presidente russo Vladimir Putin nella riunione convocata in videoconferenza con i vertici del governo e delle forze dell'ordine per discutere le misure da intraprendere dopo l'attacco terroristico al Crocus City Hall di Mosca.
Lo zar si domanda, nel suo discorso, come sia possibile che i terroristi "si presentano come persone che professano Islam pur ma poi commettono attentati durante il Ramadan, sacro per tutti i musulmani". E ancora, dice Putin, "dobbiamo capire perché gli arrestati fuggivano verso l'Ucraina, chi c'era lì ad attenderli". Il presidente russo attribuisce le responsabilità di esecuzione dell'attentato terroristico a quelli che vengono dipinti da lui come radicali islamisti ma allo stesso tempo solleva sospetti su un coinvolgimento ucraino e sul ruolo degli Stati Uniti che, appunto, "dal primo momento hanno provato a difendere l'Ucraina dicendo che non è coinvolta". Quindi, l'invito ai vertici del governo a mettere in atto le misure di sicurezza necessarie.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia