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Sderot, i bombardamenti di Israele sulla Striscia di Gaza, la collina del voyeurismo internazionale, ONU "genocidio in corso" – il VIDEO REPORTAGE del GdI

Dalla collina di Sderot, a 3 km dalla Striscia di Gaza, Il Giornale d’Italia ha ripreso i bombardamenti sui civili e sulle case, che continuano ininterrottamente di giorno e di notte da 4 settimane

05 Novembre 2023

Dalla collina di Sderot, città in Israele a 3 km dalla Striscia di Gaza, il Giornale d’Italia ha ripreso i bombardamenti israeliani, che continuano ininterrottamente di giorno e di notte da 4 settimane:

“Siamo qui sulla collina sopra Sderot, davanti alla Striscia di Gaza il cui nord inizia lì e scorre tutto di fronte a noi verso il sud.

In questa zona arrivano tutti gli inviati della stampa internazionale, provenienti da tutto il mondo per filmare quello che accade.

Ci sono continui bombardamenti israeliani sulla Striscia, esattamente lungo tutta quella linea che si vede laggiù. Bombardamenti continui, di giorno e di notte, alternando momenti più intensivi e altri più diradati, in cui le truppe israeliane colpiscono la Striscia con migliaia di civili. La notte è un continuo.

Io ho dormito qui due giorni: è una situazione surreale, Sderot è una città abbandonata, con 27000 persone evacuate. Qualcuno è rimasto qui senza farsi vedere, perché la polizia non vuole che si resti in questa zona. Qualcuno è tornato a casa di nascosto. Ogni tanto vengono chiamati dalla polizia per sapere se sono a Tel Aviv o a Gerusalemme e loro sono costretti a dire che sono là, ma in realtà sono tornati qui nelle loro case, ormai tutte abbandonate.

Sulla collina c'è una scuola per bambini costruita come fosse un bunker, completamente in cemento armato. È un Kindergarten dove i bimbi giocano abituati a coprirsi nel caso di bombardamenti. In questa struttura, ovviamente non frequentata da un po’, si appoggia la stampa internazionale e fa da base per chi si trova qui, per appoggiare le cose, per utilizzare un bagno. All’esterno hanno tolto la scala ma se si sale sopra c'è un punto di avvistamento più alto. Non si può andare oltre quella strada che vedete laggiù.

Stanotte i bombardamenti sono stati continui, c'erano vari razzi che partivano verso la Striscia.

La collina di Sderot è diventata una sorta di punto di osservazione su Gaza, non potendovi entrare, con un pizzico di voyeursmo per osservare i bombardamenti in corso sui civili e sulle case da oltre 3 settimane. Ieri un missile lanciato da Israele è caduto qua vicino, senza riuscire ad arrivare sulla Striscia.

L'altro ieri abbiamo incontrato il Ministro della Diaspora Chikli, il quale ha detto che si continuerà con l'azione di bombardamento “finché non si arriva all'obiettivo finale, senza limiti e a qualunque costo”, queste le sue parole.

Nei tre giorni qui, abbiamo visitato il Kibbutz di Be’eri e quello di Kfar Aza, i due punti dove ci sono stati gli attacchi terroristici di Hamas.

A Kfar Aza abbiamo avuto conferma che la storia dei 40 bambini decapitati era falsa

C'è la stampa proveniente da tutto il mondo. Loro sono argentini, loro francesi, lì egiziani e qui accanto turchi e greci, che pur stando vicini tra di loro qui non litigano; lì inglesi, americani e tantissimi israeliani. Poi si alternano, c’è chi arriva la mattina, chi il pomeriggio, chi la sera. C'è la Rai, ovviamente e tantissime altre emittenti. E stanno qui, in attesa di fare la fotografia dell'esplosione, del bombardamento.

Lì si vede Gaza che è coperta dalla polvere delle esplosioni, poi il vento la porta via, ma è un continuo.

Anche al tramonto siamo qui, in questo punto d’osservazione diretto sulla Striscia di Gaza e, come ho detto, ci sono tutti i giornalisti in attesa di fare foto e video dei bombardamenti israeliani.

È tutto il giorno che si sentono attacchi che colpiscono la parte interna della Striscia, si vede il fumo delle varie esplosioni israeliane che copre Gaza.

Tutta la stampa è qui per seguire quello che succede, l’ONU ha dichiarato che è in corso “un genocidio”, qui a circa 3 km di distanza”.

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