13 Marzo 2023
L'eurodeputata irlandese Clare Daly è è stata raggiunta dal Giornale d'Italia sul tema attentato al gasdotto Nord Stream del 26 settembre scorso. Un dossier che nelle ultime settimane è stato riaperto, grazie anche a rivelazioni scottanti che sono arrivate dagli Usa, da Seymour Hersh in particolare, stimato premio Pulitzer. Clare, di recente, in un intervento all'Europarlamento, ha chiesto spiegazioni sul perché l'Ue non si stia ponendo delle domande dopo l'inchiesta del giornalista, e spiega al nostro giornale il suo punto di vista sulla faccenda.
Clare Daly spiega: "Il silenzio dell'Unione Europea e della Germania in particolare per quanto riguarda la ricerca dei responsabili dell'esplosione dei gasdotti Nord Stream lo scorso settembre è stato davvero impressionante. Si tratta del più grande atto di sabotaggio su un'infrastruttura dell'Ue. Ha provocato l'emissione di 500.000 tonnellate di metano e ha lasciato i cittadini della Germania in particolare, ma anche di altre parti d'Europa a dipendere dall'LNG americano, a un costo quattro volte superiore a quello pagato dai cittadini statunitensi", sostiene Clare.
"Nel mix di un silenzio totale per un periodo di mesi arriva Seymour Hersh, il leggendario giornalista investigativo statunitense, con un articolo esplosivo che sostiene che i responsabili sono gli Stati Uniti, in collaborazione con la Norvegia. Il suo articolo è stato davvero molto interessante, con informazioni molto concrete, come ad esempio che le bombe che sono state attaccate alle condutture dai sommozzatori statunitensi di Panama sotto la copertura dell'esercitazione NATO BALTOPS, che si svolge ogni anno, e che l'innesco è stato dato dai norvegesi che hanno sganciato una boa sonica, che ha poi innescato l'esplosione tre mesi dopo".
Daly continua parlando dell'inchiesta di Hersh: "Ora, ha detto di avere una serie di fonti, per questo materiale, che la CIA e le alte sfere degli Stati Uniti erano responsabili. Pubblica la sua storia e ancora silenzio da parte dell'establishment dell'Ue. È davvero incredibile. E ora, naturalmente abbiamo l'intelligence statunitense che propone le sue teorie e le sue nuove rivelazioni, secondo le quali sono stati coinvolti gli attori non statali ucraini, ma sarei molto scettico su qualsiasi informazione proveniente dall'intelligence statunitense, in particolare ora che ha un interesse acquisito a fare in modo che qualsiasi sospetto di colpevolezza nei suoi confronti non rimanga, o non rimanga nella situazione attuale". Il riferimento, chiaro, è all'ultima rivelazione del New York Times, secondo cui un gruppo pro-ucraina, capeggiato da sei uomini come si è venuto a sapere da un'inchiesta tedesca, abbia condotto in porto l'esplosione ai gasdotti Nord Stream 1 e 2.
Una versione, che la Russia e non solo definiscono come "depistaggio". "È molto chiaro che abbiamo bisogno di un'indagine indipendente per individuare i responsabili. Se non facciamo le domande non otterremo le risposte. Il fatto stesso che le domande non vengano poste racconta la sua storia. Invito tutti a fare pressioni sui propri governi. Lo faremo con l'establishment dell'Unione Europea", chiosa Clare.
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