23 Febbraio 2023
Un incendio è divampato nella cittadina di Watamu, in Kenya, incenerendo un resort a conduzione italiana, il Barracuda Inn. Tra i circa 180 turisti connazionali presenti nella struttura, tre sono stati ricoverati presso l'ospedale distrettuale di Malindi per le ustioni riportate. Si tratta di due donne e un uomo.
Le fiamme, stando alle indagini della polizia locale, sarebbero divampate dal Mbuyu Lodge, un bar ristorante con camere sulla via centrale della cittadina, popolata da locali notturni e negozi. Complici del disastro sarebbero stati poi il forte vento e i tradizionali tetti "makuti" in foglie secche di palma: il fuoco sarebbe quindi stato trasportato fino al resort, di cui è rimasto ben poco.
È stata coinvolta anche un'altra struttura turistica attigua, il Lily Palm, anch'essa gestita da italiani. Queste le parole del proprietario, Maurizio Ciorra: "Il vento ci ha letteralmente graziati" - ha riferito ai corrispondenti dell'Ansa - "Le fiamme si sono fermate appena prima delle cucine e le camere dell'hotel, dove alloggiano un centinaio di italiani, non sono state colpite". I danni alla struttura, seppur ragguardevoli, sono stati limitati, in quanto è andato perso nell'incendio solo il ristorante fronte mare.
Molta la preoccupazione tra i numerosi turisti provenienti dall'Italia, tutti accolti in altre strutture e in buone condizioni di vita. Tutti, eccetto tre: immediato, per loro, è stato infatti il ricovero presso il più vicino complesso ospedaliero. Alcuni dei presenti, poi, hanno perso effetti personali e importanti documenti di viaggio. Decisivo è stato il ruolo dell'App della Farnesina "Dove siamo nel mondo": dopo le segnalazioni dei diretti interessati, l'Ambasciata d'Italia in Kenya, tramite il Consolato onorario di Malindi e in contatto costante con l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri si è da subito attivata per seguire da vicino la vicenda e assistere le persone coinvolte nell'incidente.
Uno dei testimoni, Alessandro Urbani, trentaduenne napoletano, ha poi raccontato la sua disavventura dal Seven Island, uno dei resort italiani che hanno messo a disposizione le camere, insieme al Jacarand: "Abbiamo capito che stava succedendo qualcosa perché è mancata la luce e abbiamo sentito persone muoversi e parlare animatamente" - ha riportato Urbani - "Poi lo staff del resort ci ha detto di raccogliere le nostre cose in fretta e ci ha portato in salvo. Sono stati molto veloci ed efficienti. Mentre fuggivamo abbiamo visto le fiamme che, spinte dal forte vento, in pochi minuti hanno avvolto tutto il villaggio turistico"
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