11 Marzo 2022
È un Michele Santoro che non usi giri di parole quello che commenta l'attuale situazione in Ucraina. Intervenuto a Dimartedì con Giovanni Floris, il giornalista salernitano mostra di avere qualche sassolino nella scarpa nei confronti dei principali attori geopolitici e del ruolo dell'informazione in Italia. Si scaglia innanzitutto contro Zelensky, presidente ucraino. "Siamo di fronte a un aggressore violento che sta usando mezzi raccapriccianti. È un istinto naturale stare dalla parte dell’aggredito". Però, aggiunge: "Quando sento Zelensky pretendere un allargamento del teatro di guerra e una no fly zone, beh, allora non sono più con lui".
"Ma - lo incalza Floris - lui chiede di essere aiutato". "Va bene - risponde Santoro - ma non è che per aiutarlo dobbiamo entrare nella terza guerra mondiale". Aggiunge poi: "Dobbiamo aiutarlo nella maniera giusta, facendo tutto ciò che è possibile per cingerlo con una cortina di solidarietà e facendo comprendere a Putin che non c’è nessuna soluzione che passi attraverso un asservimento dell’Ucraina".
L'opinione più forte rimane quella in merito all'informazione: "Dobbiamo mettere - sottolinea - come ha scritto oggi Travaglio, i generali a capo dell'informazione perché sono gli unici che cercano di essere un po' più obiettivi e di darci un quadro della situazione". Infine su Putin: "Non è un pazzo, non è Hitler, è un leader autocrate che ha agito secondo il suo disegno nazionalistico. Stiamo assistendo al fallimento di tutte le istituzioni in cui abbiamo creduto dopo la Seconda Guerra Mondiale".
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