08 Marzo 2024
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Bene Storici di Intesa Sanpaolo, in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra "L'Undicesima casa" che aprirà dal 9 marzo al 5 maggio 2024 presso le Gallerie d’Italia – Napoli, ideata e organizzata dalla Fondazione Paul Thorel, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Oggi, guardando al risultato del lavoro fatto con la Fondazione Paul Thorel, possiamo affermare che il rapporto tra l'impegno eccezionale in arte e cultura di una istituzione finanziaria solida e storica per il nostro Paese e l'arte contemporanea sia un tema rilevante e da esplorare. Una relazione tra il mondo delle istituzioni finanziarie e il mondo degli artisti rappresenta una sinergia che merita di essere tutelata e valorizzata anche negli anni futuri.
Non è certamente una scelta comoda, non è mai facile lavorare nella contemporaneità e lasciarsi catturare dalle intuizioni e dalle differenti sensibilità degli artisti; ma è evidente che un museo aperto che ambisce ad essere interlocutore di una comunità lo debba fare. Credo che il risultato sia significativo e sarà senza dubbio un punto di riferimento per ciò che avverrà negli anni a venire. Sono soddisfatto, è un ulteriore punto di partenza, non un punto d'arrivo.
Il progetto delle Gallerie d'Italia rappresenta un trait d'union tra le diverse aree geografiche del Paese attraverso l'arte?
Un museo e quattro sedi: è il messaggio che accompagna il racconto intorno alle Gallerie d'Italia, che rappresentano un museo nazionale con quattro ingressi, uno a Napoli, uno a Vicenza, uno a Milano e uno a Torino. Per noi c'è un sistema Paese, pensiamo che le differenze esistano, ma sono differenze che sottolineano i caratteri, le collezioni d'arte e i programmi collegati con le differenti istituzioni culturali locali; questo è un messaggio molto forte che unifica, colmo di significati in una funzione sociale dell'investimento a favore dell'arte e della cultura.
È evidente che essere una impresa speciale come una banca significa lavorare con le famiglie, lavorare con le imprese; ma proprio perché si lavora con la società ci si assume una responsabilità culturale e sociale. Inaugurare una mostra con giovani artisti dedicata a Paul Thorel in sinergia con la Fondazione ha un significato importante e profondo.
Presentare questa mostra oggi 8 Marzo, rappresenta anche un'attenzione verso l'universo femminile?
Io credo che il lavoro che abbiamo fatto con Artemisia Gentileschi possa rappresentare una delle tante attenzioni e sensibilità che esistono all'interno del perimetro delle Gallerie d'Italia. Chi conosce il nostro lavoro sa bene quale sia l'attenzione rivolta ai diversi interlocutori e ai tanti temi che il mondo oggi ci impone di affrontare.
Non è un caso che tra pochi giorni a Torino inaugureremo una mostra dedicata al rapporto tra l'uomo e il pianeta, alla bellezza della natura e a quanto sia importante proteggerla. Ecco, io credo sia doveroso da parte dei grandi musei contribuire alla sensibilizzazione verso i grandi temi della contemporaneità.
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