05 Aprile 2023
Vittorio Sgarbi, in occasione della presentazione de La Milanesiana 2023, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Il fatto che sia cresciuta come una valanga da quel piccolo sasso che partiva da Palazzo Isimbaldi che ho voluto ricordare, era per dire che io all'epoca dissi che mia sorella è una ragazza intelligente, io l'avevo capito, lo sapevo poi fin troppo intelligente poi lei lentamente è cresciuta fino a fare questo mostro che occupa tutte le città, che il festival più grande d'Italia, più grande, più diffuso d'Italia. Io poi ne sono anche parte perché faccio 4 o 5 incontri e, quindi, c'è in lei una grande capacità relazionale cioè relazioni con gli scrittori, con i pittori, poi con mondi - pensiamo a Bottoni che è un ottimo pittore - che non sono i mondi ovvi e lei raccoglie non gli assessori della cultura, ma la capacità di mostrare una posizione anche eccentrica, cioè quindi istituzionale e anche capace di inglobare quello che è ai margini o che non è generalmente fatto conoscere, il caso di Tito Balestra, ma tanti casi di artisti. E poi vive con finanziamenti pubblici, istituzionali, privati, anche delle banche, con molta determinazione, cioè particolarmente lei ha in testa un sistema di organizzazione che io non ho, per cui lei riesce a costruire quello che invece per me è sempre un'esperienza così occasionale, individuale, episodica: in lei c'è l'opposto dell'episodio, c'è il sistema e quindi la macchina, è una macchina mostruosa e imponente."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia