29 Marzo 2022
Vicente Todolì, direttore del Pirelli HangarBicocca e curatore della mostra Sunshine State di Steve McQuenn, a Il Giornale d'Italia ha spiegato:
“Far vedere film in questi spazi non è facile, ma in questo caso l’opera di Steve McQuenn ha una componente scultorea, è molto fisica. Abbiamo quindi interpretato le sue opere come film che hanno un’area di influenza: si appropriano non solo dello schermo ma di tutto quello che vi è intorno. Abbiamo pensato agli spettatori che girano attorno, attivando tutti gli spazi: l’alto, il livello dell’occhio, il pavimento, l’esterno ma anche la stanza finale, dove si ha la sensazione di scendere in una miniera.
Si tratta di un percorso nel mondo di Steve McQueen, dove vediamo con i suoi occhi. C’è una parte intima e una parte spettacolare. Steve McQuenn non fa illustrazioni, solo lo spettatore che osserva potrà carpire il messaggio finale. Certo nessuno resterà indifferente a quello che è rappresentato.”
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