17 Ottobre 2025
Roma, 17 ott. (askanews) - "Noi denunciamo da tempo un clima di insofferenza nei confronti al giornalismo d'inchiesta. Non possiamo dimenticare quello che è stato fatto nei confronti della redazione di Report di Sigfrid Ranucci e in generale confronti di tutti i giornalisti di inchiesta. Allora la solidarietà fa piacere. Però ora non è più il momento delle parole, ora è il momento di agire.- ha detto Vittorio Di Trapani presidente della Fnsi al presidio organizzato in segno di solidarietà a Sigfrido Ranucci, davanti alla sede Rai di Via Teulada a Roma. -Se questa solidarietà è vera, gli allora servono atti concreti. Primo, tradurre in legge italiana la direttiva contro le querele bavaglio. Secondo, finalmente approvare un aggravante per i reati contro l'informazione per le minacce e le intimidazioni contro i giornalisti. Perché quando si colpisce un giornalista si colpisce il diritto dei cittadini essere informati".
Il presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana
è poi tornato a parlare delle querele temerarie contro Ranucci e Report: "Ritirarle sarebbe un segnale, ma ripeto non basta perché oltre a ritirare quelle che già ci sono bisogna impedire che si continui a molestare la libertà di stampa con querele temerarie. Serve finalmente portare in Italia la legge europea che sanziona chi molesta l'articolo 21 della Costituzione.
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