17 Ottobre 2025
Roma, 17 ott. (askanews) - In occasione della celebrazione del trentennale dell'Ente Bilaterale Nazionale per l'Artigianato (EBNA), presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata presentata la seconda edizione del Bilancio Sociale della Bilateralità Artigiana, realizzata con il contributo scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini.
"Trent'anni di EBNA - ha detto il presidente Riccardo Giovani - significano 30 anni di dialogo sociale proficuo e di risultati concreti. In questo tempo la bilateralità artigiana è diventata un modello riconosciuto di welfare partecipativo, capace di unire tutele e sviluppo. Nel 2024 sono state erogate 197.000 prestazioni per 176 milioni di euro, quindi EBNA dimostra che la collaborazione fra le parti sociali può generare valore pubblico rafforzando il lavoro, le imprese e la questione del Paese".
Basata su sussidiarietà, partecipazione e innovazione, la bilateralità artigiana è oggi una rilevante esperienza di welfare contrattuale e di democrazia economica in Italia. "Il servizio - ha aggiunto Angelo Emilio Colombini, vicepresidente di ENBA - viene dato attraverso delle prestazioni che vengono erogate a livello territoriale, ma anche attraverso l'integrazione del reddito nel momento in cui l'azienda ha delle problematicità legate alle crisi economiche oppure le crisi industriali. Questo vuol dire intervenire sul bene comune del territorio, questo vuol dire intervenire sul bene comune che sono le persone, questo vuol dire partecipare a una responsabilità collettiva".
Le risorse erogate nel 2024 si sono concentrate in ambiti ad alto impatto sociale: relazioni sociali, che hanno assorbito il 53,6% del totale, pari a 18,8 milioni di euro (+17,9%); istruzione, formazione e innovazione, per oltre 24 milioni di euro complessivi (+14%); e lavoro e conciliazione vita-lavoro, con 10,3 milioni di euro (+6,9%).
"Il bilancio sociale del 2024 - ha concluso Stefano Di Niola, direttore ENBA - racconta di una bilateralità che evolve, evolve in chiave più moderna, digitale ed è sempre confermandolo vicina a imprese e lavoratrici e lavoratori che sono nei territori, perché è dai territori che nasce la nostra bilateralità. Dopo trent'anni guardiamo avanti con una convinzione molto molto chiara: innovare senza mai perdere il valore umano del lavoro e il sostegno alle imprese".
Il modello ambisce a rappresentare il futuro del welfare pubblico, e punta sulla partecipazione delle parti sociali, sull'equilibrio tra impresa e lavoro e su un principio di prossimità che rende la tutela accessibile e concreta.
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