27 Settembre 2025
Nella serata di sabato 27 settembre, Genova si è mobilitata per chiedere giustizia per Gaza. Oltre 30mila persone sono scese in piazza, insieme alla sindaca Silvia Salis, che è intervenuta in piazza De Ferrari: "Palestina libera, stop al genocidio: chiamiamo le cose col loro nome".
Genova si è riempita sabato sera di voci e candele per la fiaccolata organizzata da Music for Peace a sostegno della popolazione di Gaza e della Global Sumud Flotilla. Secondo la Questura erano oltre 30 mila i partecipanti, molti di più per gli organizzatori.
Tra loro anche la sindaca Silvia Salis, che ha scelto di prendere parte in prima persona al corteo. Dal palco di piazza De Ferrari, ha scandito parole nette: “Diciamo Palestina libera e stop al genocidio. Non abbiamo paura a usare queste parole. Bisogna chiamare le cose con il loro nome”.
La sindaca ha poi invitato a mantenere il carattere pacifico della mobilitazione: “Dobbiamo stare dalla parte della ragione. No alla violenza, non dobbiamo dare alibi a chi vorrebbe screditare questa piazza”.
Più volte Salis ha ribadito l’importanza del sostegno istituzionale: “Siamo qui come Comune di Genova per chiedere protezione e supporto reali alla Flotilla. Questa città non vuole voltarsi dall’altra parte”.
Al corteo hanno partecipato anche testimonianze dalla Palestina, associazioni giovanili e l’arcivescovo Marco Tasca, che ha esortato a “non arrendersi alla rassegnazione”. Intanto i portuali del Calp, con uno sciopero immediato, hanno ottenuto il blocco di container diretti a una nave israeliana, rafforzando il legame tra lotta civile e obiezione di coscienza.
In una piazza Matteotti gremita, la sindaca ha concluso: “Questa è la forza della nostra comunità: unirsi nelle differenze, per la pace e per i diritti umani”.
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