Venerdì, 19 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Palermo, frasi choc del figlio di Riina Giuseppe Salvatore: "Io come bimbi a Gaza, mio padre? Non ordinò omicidio di Giuseppe di Matteo" - VIDEO

Il deputato La Vardera: "Puntata agghiacciante e parole diseducative, il gestore tolga questo scempio dalla rete". Il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Cracolici: "Non offenda la nostra terra"

19 Settembre 2025

"Come i piccoli palestinesi da bimbo ho vissuto sempre come fossi in perenne emergenza" anche se "quando dovevamo scappare da un rifugio all'altro con papà, per me era come una festa perché conoscevo posti nuovi e gente nuova". Sono queste alcune delle parole scioccanti rilasciate da Giuseppe Salvatore Riina, figlio del capo di Cosa Nostra Totò Riina, durante una puntata de Lo Sperone Podcast.

Un episodio che si era aperto già all'insegna della controversia dopo che il conduttore Gioacchino Gargano aveva presentato l'ospite (definendolo "molto particolare") affermando "Ci sarà tanta gente che non sarà a favore di quello che diremo. È la democrazia, sempre nel rispetto delle persone". Durante la puntata, Salvatore Totò si è raccontato "in qualità di testimone della storia" del padre, con una serie di affermazioni che hanno subito indignato l'opinione pubblica. Anzitutto il paragone fatto tra lui in giovanissima età e i bambini a Gaza: un parallelismo sancito dall'accomunante "stato di emergenza" nel quale sia lui che i palestinesi vivono e hanno vissuto. Quindi i riferimenti al tragico delitto su commissione di Giuseppe Di Matteo il cui assassinio, prosegue il figlio di Riina, "non fu mai ordinato da mio padre". Anche a proposito del giudice Giovanni Falcone Salvatore Riina non si trattiene dal commentare: "Quando l'hanno ammazzato, non dava più fastidio alla mafia o a Totò Riina, ma ad altri dietro le quinte". "L'Antimafia? - ha poi aggiunto il figlio di Riina, già condannato per associazione mafiosa - Un carrozzone composto da gente che ha bisogno di stare sotto i riflettori".

Le reazioni non si sono fatte attendere a partire dal deputato regionale Ismaele La Vardera che ha definito "Agghiaccianti" queste dichiarazioni. "Un tentativo di eroicizzare Totò Riina, invitando il figlio del boss Riina, anche lui condannato per associazione mafiosa, con tanto di ingresso negli studi in pompa magna", ha riferito il deputato, chiedendo al gestore del podcast di "togliere questo scempio dalla rete". Un episodio "fortemente diseducativo" su cui non ha mancato di esprimersi anche Antonello CracoliciPresidente della Commissione regionale Antimafia: "Non sentivamo il bisogno di ascoltare le opinioni del figlio di Totò Riina, convinto di spiegarci che uomo buono era suo padre. Non offenda la nostra terra. Mi chiedo che tipo di informazione sia quella che cerca di accreditare verità che sono state sconfessate dai tribunali in nome del popolo italiano".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti