09 Luglio 2025
Nel cuore delle campagne di Gavoi, tra la fitta vegetazione, i Carabinieri dello squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna hanno scoperto una piantagione di marijuana sotterranea, nascosta all'interno di un bunker. Il rifugio era accessibile solo tramite un cunicolo scavato nel terreno, il che lo rendeva estremamente difficile da individuare. La piantagione era allestita in un ambiente sotterraneo appositamente progettato, completo di lampade, impianti di irrigazione, condotte per l’estrazione dell’aria e un laboratorio per la lavorazione ed essicazione della marijuana, il tutto collegato abusivamente alla rete elettrica.
L’operazione, che ha avuto luogo il 2 luglio, ha portato all’arresto del proprietario del terreno, un uomo di 55 anni, e di suo figlio di 21 anni, mentre la figlia di 29 anni è stata denunciata in stato di libertà. Il bunker, perfettamente nascosto tra le rocce, era stato interrato e si rivelava accessibile solo attraverso il cunicolo, un elemento che ne aumentava l’occultamento.
All’interno del bunker, i Carabinieri hanno trovato circa un centinaio di piante di marijuana in piena crescita, lampade per la coltivazione, un impianto di irrigazione, condotte per l’estrazione dell’aria e un vero e proprio laboratorio dove la marijuana veniva trattata ed essiccata. Gli impianti, come accennato, risultavano collegati abusivamente alla rete elettrica. Inoltre, nelle vicinanze, sono stati sequestrati cinque sacchetti sottovuoto contenenti boccioli di marijuana già essiccata, venti panetti di hashish e due pistole scacciacani, modificate e prive del tappo rosso, un chiaro tentativo di occultamento di armi.
Il contributo determinante all’indagine è arrivato dai Carabinieri del RIS di Cagliari, che hanno confermato l’alto potenziale drogante della marijuana sequestrata, e dagli specialisti dello squadrone eliportato di Abbasanta, che hanno individuato con precisione gli accessi al bunker nascosto. Il giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Nuoro ha convalidato gli arresti di padre e figlio e ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il procedimento penale è tuttora nelle fasi iniziali delle indagini.
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