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Omicidio a Tolentino, l’albanese Nikollaq Hudhra uccide a coltellate l’ex moglie Gentiana Hudhra e poi prende a calci il cadavere - VIDEO

Nikollaq Hudra confessa agli inquirenti di aver ucciso l'ex moglie Gentiana per "salvare i suoi figli". La legale del cittadino albanese rivela che il suo assistito sarà presto sottoposto a perizia psichiatrica

15 Giugno 2025

Omicidio a Tolentino, in provincia di Macerata, dove il cittadino albanese Nikollaq Hudhra ha ucciso a coltellate l'ex moglie Gentiana Hudhra, confessando agli inquirenti di averlo fatto per "salvare i figli".

L'omicidio a Tolentino di Gentiana Hudhra, il dramma davanti ai passanti

Il 55enne ha ucciso l'ex partner vicino a un parco pubblico del piccolo centro marchigiano, davanti a passanti in stato di choc. L'uomo, poco prima delle 20 di sabato 14 giugno, ha raggiunto Gentiana Hudhra sul percorso che l'avrebbe portata al suo lavoro di badante, presso la casa di un'anziana donna di Tolentino. I due hanno iniziato a discutere ad alta voce, finché l'uomo non ha tirato fuori un coltello da cucina e ha iniziato a scagliarsi contro la 45enne con un numero di coltellate ancora imprecisato.

La donna si è accasciata a terra, ma le violenze non sono finite: Nikollaq Hudhra ha preso a calci il corpo ripetutamente, per poi sedersi su una panchina. "Resto qui: ho fatto tutto quello che dovevo fare. Io ho fatto, sono a posto. Aspetto", avrebbe detto l'aggressore, mentre aspettava l'arrivo delle forze dell'ordine, chiamate dagli astanti.

Tolentino, la confessione del killer Nikollaq Hudhra: "L'ho fatto per salvare i miei figli"

Le forze dell'ordine l'hanno trovato seduto sulla stessa panchina che hanno segnalato i passanti durante la prima chiamata. Senza opporre resistenza, Nikollaq Hudhra è stato condotto al carcere di Montacuto, Ancona. Interrogato nella notte fra sabato e domenica, l'albanese ha ammesso la sua piena responsabilità nell'omicidio dell'ex moglie, ma di averlo fatto per "salvare i miei figli". Non è chiaro a che cosa si riferisse l'omicida. I figli della coppia, di 21 e 23 anni, sono da oggi in un programma di sostegno psicologico dell'azienda sanitaria locale.

L'uomo è ora in custodia nel carcere di Montacuto con l'accusa di omicidio pluriaggravato con la possibile aggravante della premeditazione a causa della "separazione turbolenta" che ha interessato lui e la vittima qualche anno fa. In questi giorni, Nikollaq Hudhra sarà sottoposto a perizia psichiatrica, riporta la sua legale, Lucia Testarmata.

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