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G7 turismo, a Firenze la ministra Santanchè chiama tra gli altri, Flavio Briatore e Andrea Bocelli. La loro ricetta sull’overturism

Per Flavio Briatore: «Vendiamo il nostro Paese in modo cheap», per Andrea Bocelli: «Overtourism? Non ne ho paura». Per Daniela Santanchè: «Keybox? Bruttine ma la soluzione non si trova con i titoli sui giornali»

13 Novembre 2024

In occasione dell'apertura del G7 sul turismo, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, torna ad affrontare il tema dell’overtourism in città, incalzata dalle domande dei giornalisti. Ripete più volte di volersi confrontare con la Sindaca di Firenze Sara Funaro che ha chiaramente detto più volte che la storia delle keybox sparse per il centro storico non possono più essere tollerate. «Penso che le keybox effettivamente siano abbastanza bruttine, non è molto belle vederle, io non le difendo perché non mi piacciono, anche da un punto di vista estetico, però parliamo su come si possono sostituire. Vorrei che non fossimo insieme solo per fare titoli dei giornali o propaganda ma per trovare soluzioni. Sono d’accordo con Funaro che non sono belle ma qual è la soluzione? A fare titoli sui giornali siamo tutti capaci», incalza Santanché in occasione del side event ‘Innovazione, ispirazione e sostenibilità – visioni per il futuro del turismo’ a Palazzo Spini Ferroni, appuntamento con numerosi imprenditori che anticipa il G7 del turismo in città. «Il check in autonomo – prosegue la ministra - è giusto o sbagliato? È una concorrenza giusta o sleale? Sono temi da mettere sul piatto e ragionare. C’è troppa facilità nel voler a tutti i costi essere il più bravo. L’ho anche detto al forum sul turismo la settimana scorsa: beati coloro che vivono di certezze e hanno le soluzioni in mano. Non mi sembra finora che le soluzioni abbiano risolto dei problemi quindi forse vale la pena parlarne tutti insieme». E’ necessario un dialogo tra ministero del Turismo e la sindaca Funaro per trovare un punto di incontro alle richieste di una legge speciale per Firenze per regolamentare gli affitti turistici brevi intanto avanza. «Non parliamo sui giornali, ci siamo incontrati fisicamente con Funaro chiarisce Santanché, è venuta al ministero abbiamo avuto un colloquio ma non si tratte di cose che si decidono in 15 minuti, sono problematiche molto complesse. Noi abbiamo una nostra visione ma non sono qui a dirla oggi perché sarebbe poco rispettoso nei confronti della sindaca». Tra i presenti Flavio Briatore, ex socio e amico di lunga della Ministra «L'Italia ha scoperto il turismo da quando Daniela Santanchè è ministro. Non sapevo neppure che ci fosse un ministero prima che lei arrivasse. Finalmente si sono accorti che il turismo è l'azienda più importante che abbiamo in Italia, ma se ne sono accorti adesso. L'azienda più importante che abbiamo in Italia non era mai stata considerata». Riguardo invece alle prospettive del settore il proprietario del Twiga a Forte dei Marmi, tra altro in vendita,  spiega: «Per noi sostenibilità significa avere anche una clientela diversa, perché siamo bravissimi in tutto ma non a vendere il nostro Paese, noi vendiamo cheap. Giro non so quanti milioni di chilometri all'anno, in tutti gli altri posti la gente paga, qui non paga mai nessuno, vai ai musei e non paghi, le fiere non le fai, non ci sono cose preferenziali». Non è particolarmente interessato al problema dell’overtourism il maestro Andrea Bocelli: «Non so se c’è un problema, io sono molto felice quando incontro persone che vengono da tutto il mondo e vivono con rispetto e amore il nostro Paese, non mi fa paura questo». Al G7 Turismo si parla anche di IA, strumento strategico per migliorare efficienza del comparto. L’intelligenza artificiale, ultima frontiera del progresso tecnologico, sempre più centrale nella società odierna, si colloca nel ventaglio degli strumenti strategici volti a migliorare l’efficienza dell’industria turistica. “Dobbiamo vedere l’intelligenza artificiale non come una minaccia ma come un’opportunità, mettendo sempre al centro l’uomo, e quindi l’IA dev’essere uno strumento che aiuta l’uomo e non dev’essere l’uomo a mettersi a disposizione dell’IA – dichiara il ministro del Turismo Daniela Santanchè durante il punto stampa che precede l’inizio del side event sul G7 Turismo –. Occorre perciò regolamentare questa tecnologia, che già – credo – sta aiutando moltissimo il turismo: questo è già un settore altamente tecnologico, si pensi anche alle modalità di prenotazione, che sono sempre più spesso online e supportate dalla tecnologia – prosegue il ministro –. Poi sappiamo che ogni euro investito in IA, nell’ambito turistico dei Paesi G7, genera un ritorno potenziale di 3 euro. Nel mondo si sono già investiti 130 miliardi di euro a livello globale, in Italia siamo a un impatto stimato di oltre 6 miliardi di dollari da cui scaturirebbero circa 2 miliardi in effetti annuali di incremento di produttività e può fare crescere l’impatto della spesa turistica fino al 10% entro il 2030, nonché una riduzione dei costi operativi nelle imprese turistiche fino al 20% – continua il ministro, esponendo i dati di uno studo della Fondazione Tor Vergata per il dicastero –. Quindi possiamo constatare con mano l’impatto del progresso tecnologico nel comparto, ma è anche vero, appunto, che occorre regolamentare”. Aldilà della componente prettamente economica, si stima un alleggerimento del 20% dei flussi verso le aree sovraffollate, con conseguente ottimizzazione e razionalizzazione nella ridistribuzione degli stessi, e un miglioramento dell’esperienza turistica in termini di un +25% nella soddisfazione dei clienti. Un contributo importante alla sostenibilità e alle politiche di destagionalizzazione. Lato offerta, l’IA predittiva può efficientare l’organizzazione dei flussi turistici, consentendo alla filiera di personalizzare la proposta al fine di soddisfare al meglio la domanda e, al contempo, razionalizzare la distribuzione dei viaggiatori durante tutto l’anno. Lato domanda, questa tecnologia può facilitare l’accesso all’informazione al fine di semplificare la pianificazione del viaggio, mitigando i malfunzionamenti del mercato derivanti dalle asimmetrie informative e rafforzando la concorrenza basata sul merito. Inoltre, lungi dal porsi come un fenomeno lesivo per l’occupazione, l’IA sta contribuendo a creare nuovi posti di lavoro, stimolando la necessità di upskilling e reskilling della forza lavoro, anche in termini di nuove professioni e competenze.  In occasione del G7 che vede a Firenze i Ministri del Turismo delle più importanti nazioni del mondo, la Fondazione FS apre le porte della storica Sala d’attesa presidenziale della stazione di Santa Maria Novella, in gestione alla stessa Fondazione FS dal gennaio di quest’anno insieme ad altre 15 Sale storiche e di particolar pregio architettonico ubicate nelle più belle stazioni ferroviarie italiane. Nelle giornate del 13 e del 14 novembre, dalle ore 10 alle 18, e il 15 novembre, dalle 10 alle 16, previste visite guidate gratuite con personale specializzato alla scoperta di questi spettacolari ambienti di stazione abitualmente chiusi al pubblico. Per l’occasione, nel corridoio di accesso alla palazzina, sarà esposta una galleria di 5 immagini di treni storici in territorio toscano e una carrellata di 5 locandine provenienti dall’archivio dell’Enit sulla promozione turistica-culturale in Italia. Tra i più fulgidi esempi del Razionalismo italiano, la Sala è stata inaugurata nell’ottobre del 1935 nell’ambito dei lavori di rifacimento della stazione stessa. Tutti gli ambienti interni si contraddistinguono per l’utilizzo di materiali raffinati: dai pavimenti di accesso in marmo verde di Prato fino ai controtelai delle finestre in marmo di Carrara. Il salone, che misura complessivamente 280 metri quadrati, è caratterizzato da una pavimentazione in legno noce e rovere e dalle lastre di marmo rosso sulle pareti. I due bassorilievi presenti rappresentano un episodio dell’assedio di Firenze del 1530 e un momento della costruzione della cupola del Brunelleschi. “Un patrimonio di tutti i cittadini – è il commento del Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa - che in questi tre giorni di apertura potrà essere apprezzato dalla collettività . Dopo il recupero e la valorizzazione dei treni e delle linee ferroviarie turistiche, le Sale storiche rappresentano la nuova sfida della Fondazione FS. L’obiettivo è farle diventare parte di una esperienza integrata ad “altra velocità” fatta di viaggi lenti, sostenibili e raffinati. Un itinerario affascinante che vede la storia e il saper fare italiano intersecare la cultura del viaggio, ridefinendo il valore dell’attesa proprio dentro la stazione ferroviaria, cuore pulsante delle nostre città e palcoscenico della Storia comune e del futuro che avanza”.

 

 

 

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