03 Novembre 2024
Dure contestazioni a Valencia a causa dell'alluvione che ha provocato varie continaia di vittime - il numero preciso non è ancora stato stabilito perchè molti garage e sottopassaggi stradali sono ancora pieni di acqua e detriti - pertanto il primo ministro Pedro Sanchez, che aveva cercato di avvicinasi alla popolazione per capire lo stato di gravità, è stato costretto a dileguarsi con la protezione della polizia. La scorta del presidente del governo ha attivato il protocollo di sicurezza e lo ha trasferito al Posto di comando avanzato. Secondo la tv spagnola, il capo del governo sarebbe stato colpito di striscio da un bastone e ha lasciato subito dopo la cittadina. Numerose persone indignate hanno contestato anche i reali spagnoli, il Re Felipe V e la Regina Letizia i quali hanno cercato di mediare con i giovani che si erano avvicinati inferociti. La regina ha abbracciato molte donne in lacrime, molte delle quali hanno perso tutto quello che avevano, case, negozi, auto e, nei casi più pravi, parenti ed amici. Anche la scorta del re ha fatto fatica a contenere l'impeto della folla che gridava all'indirizzo del Presidente del governo e del re "Asesinos". La polizia e le autorità di protezione civile hanno consigliato i reali di allontanarsi dalle zone più colpite dove l'ira popolare si era fatta più aspra. Dopo la contestazione a Paiporta, un quartiere a pochi passi da Valencia, la coppia reale avrebbe dovuto visitare anche Chiva, ma l'incontro è stato alla fine cancellato. Intanto, il bilancio delle vittime della tragedia che nei giorni scorsi si è abbattuta su Valencia è salito a 214 morti. Sempre a Valencia continuano i lavori di soccorso e pulizia nonostante le allerte dell'Agenzia meteorologica statale per la minaccia di forti temporali. C'è infatti ancora per oggi un'allerta arancione sulla costa nord e sud di Valencia e un'allerta rossa per pioggia su Almería.
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