07 Luglio 2024
Sta facendo il giro del web il video di un ragazzo minorenne che lancia un gattino di pochi mesi da un ponte di Lanusei, Ogliastra, in Sardegna, tra le risate degli amici, fra cui alcuni monori. Sul web si sono levate in coro le critiche e le denunce nei confronti di quei ragazzi. "Gesto estremamente crudele e ignobile, da condannare. Denota la mancanza di sensibilità nei minori, la loro incapacità di divertirsi senza fare del male, la loro frustrazione e incapacità di farsi apprezzare con qualità nobili", si legge sui social.
Nel filmato si vede una ragazza passare il cucciolino all'amico. Quest'ultimo prepara il braccio al lancio e getta il gattino nel vuoto. Nessuno sa che fine abbia fatto il povero piccolino.
È certo invece quello che rischiano tutti i ragazzini che hanno partecipato al folle gesto: una pena fino a 18 mesi di reclusione o una multa fino a 30mila euro per maltrattamento di animali.
"Ancora una volta sono i giovani a rendersi protagonisti di crudeltà inenarrabili nei confronti degli animali – commenta la presidente della Lida di Olbis, Cosetta Prontu – È solare che qualcosa nella società non vada nel verso giusto. Gli autori di atti come questi sono figli di una cultura retrograda, secondo cui la vita di un animale vale meno di niente, che scaricano le proprie insoddisfazioni sui più deboli, probabilmente alla ricerca di gratificazioni che non sono capaci di trovare in una professione o in un percorso di studi. O semplicemente per avere successo sui social network".
"Servono provvedimenti seri e pene severe - conclude Prontu - che siano da monito e soprattutto idonei a porre fine a questa crescente ondata di violenza dilagante e incontenibile".
Sul caso è intervenuta anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali: "Ciò che è accaduto a Lanusei è vergognoso! Da animalista, da madre e presidente della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza non posso neanche pensare possibile che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui".
"Con la nostra LEIDAA – aggiunge Brambilla – abbiamo presentato denuncia alle autorità competenti perché si arrivi al più presto a un regolare procedimento penale, nel quale ci costituiremo parte civile. Un’azione indispensabile, ma non sufficiente. Dobbiamo intensificare azioni educative e approvare al più presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, per dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide! Solo così potremo porre un argine legale a questi atti di terribile e ingiustificata violenza".
Il gesto ha scatenato l'indignazione sui social e sul web. Tutti si chiedono come possano dei ragazzini divertirsi facendo del male a un piccolo gattino indifeso. Fa ridere quel gesto così crudele? È possibile che dei giovani non riescano a trovare altri modi per passare il tempo? Ma soprattutto, dov'è finita la sensibilità? Poco tempo fa una ragazzina ha preso a calci un gattino, facendolo finire in una fontana e annegandolo. Anche in quell'occasione il video era stato postato orgogliosamente sui social.
Solo pochi giorni fa dei ragazzi hanno rubato il cane a un senzatetto, lo hanno ucciso a coltellate e l'hanno gettato in un fiume.
Perché fare queste cose agli animali? È così che ci si sente forti? Facendo del male a chi non si può difendere? È così che si vogliono raccimolare dei like sui social? Compiendo dei reati?
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