10 Febbraio 2024
Le immagini che arrivano dal carcere di Reggio Emilia stanno facendo il giro del web. Un detenuto di 40 anni, incappucciato con un federa, è stato messo pancia a terra con uno sgambetto e poi preso a pugni sul volto e sul costato. E ancora, calpestato con gli scarponi, trattenuto alcuni minuti per braccia e gambe dagli agenti della polizia penitenziaria. Poi denudato e sollevato di peso, sempre col cappuccio in testa, fino ad essere trascinato in cella. Dieci agenti sono accusati di tortura, lesioni e falso: per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio nell'inchiesta della procura di Reggio Emilia.
Per il pestaggio al detenuto tunisino, il 13 luglio scorso sono scattate dieci misure interdittive disposte dal Gip Luca Ramponi che definì il comportamento dei poliziotti, nell’ordinanza, “brutale, feroce e assolutamente sproporzionato”. La vittima ha presentato una denuncia che ha dato il via alle indagini. A condurre le indagini sulla vicenda del pestaggio sono stati gli agenti del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria secondo quanto si apprende da fonti delle indagini. Intanto il Garante nazionale dei detenuti si sta attivano in queste ore per acquisire informazioni ed effettuare accertamenti sulla vicenda.
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