28 Novembre 2023
Francesco Messina, prefetto di Padova, ha parlato in una conferenza stampa in occasione del 25 novembre. Qui ha discusso riguardo i femminicidi, distinguendoli dagli omicidi di donne, sostenendo che i femminicidi siano in diminuzione.
"Ma è vero che i femminicidi sono 40. I femmminicidi sono 40. Gli omicidi di donne sono 105, ok? Il femminicidio è l'omicidio di una donna per motivi di genere. Il medico ucciso in Calabria rientra nel novero delle donne uccise, ma non è femminicidio. La donna uccisa per ragioni economiche dal fratellastro o dal fratello che, non accetta l'eredità, è un motivo diverso dal femminicidio. La donna uccisa per rapina è un motivo diverso. La madre che uccide la figlia perché sostanzialmente ha sbroccato, scusando il termine, l'espressione inadatta, non è femminicidio. Il marito che uccide la moglie perché è al terzo stadio di una gravissima malattia e la sopprime, e poi si suicida, il cosiddetto 'omicidio per pietas', non è femminicidi".
In conclusione Messina ha affermato: "Quindi ricordiamo bene, la differenza, perché sennò si rischia di essere discriminatori verso gli omicidi degli uomini. Questo ve lo dico in senso strettamente tecnico. I femminicidi in Italia, compreso quello di Giulia purtroppo, sono 40, e sono in diminuzione".
Messina ha poi citato entrambe le famiglie coinvolte nella tragedia, quella di Giulia Cecchettin e quella dell'assassino Filippo Turetta, mostrando la propria vicinanza.
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