04 Ottobre 2023
Sono almeno 21 le vittime e 15 i feriti della tragedia che nella notte ha colpito il comune veneziano di Mestre. Ancora incerte le ricostruzioni, nelle prossime ore, dopo che la macchina dei soccorsi si sarà arrestata, inizieranno ad essere elaborate le dinamiche, tuttavia già ora l'incidente del pullman elettrico precipitato da un cavalcavia dritto sui binari della ferrovia sembra essere abbastanza chiaro. Quella che il sindaco di Venezia Brugnaro ha definito "un'apocalisse", avrebbe avuto luogo verso le 19:50 di martedì 3 ottobre.
Oltre 40 le ambulanze che nelle ultime ore hanno raggiunto il tratto della ferrovia sotto il cavalcavia su cui, nella prima serata di ieri, martedì 3 ottobre, un pullman elettrico ha sfondato il guard rail, schiantandosi al suolo dopo un volo di quindici metri. Tra i primi ad essere estratti dalle lamiere, l'autista Alberto Rizzotto, trevigiano di 40 anni. Per lui non c'è stato nulla da fare, come tanti altri è morto sul colpo al momento dell'impatto.
L'autopsia potrà ora aiutare a definire se il dramma abbia avuto o meno a che fare con il suo stato di salute: al momento la pista del malore improvviso non viene affatto esclusa, così come quella dell'incendio del motore elettrico del mezzo.
19 le persone a bordo del mezzo morte all'impatto. A questa lista di sangue, poi, si aggiungono altre due vittime, decedute durante il trasporto in ospedale a causa delle numerose ferite riportate. Al momento sarebbero 15 i feriti, molti dei quali ustionati a seguito dell'incendio che ha avvolto il pullman elettrico dopo l'impatto col suolo.
A bordo, numerosi turisti diretti al campeggio Hu di Marghera: presenti tedeschi, francesi, croati ed ucraini. Presenti anche alcuni bambini. Secondo le prime indiscrezioni, almeno due sarebbero tra le vittime.
Le autorità venete hanno fatto scattare il Peimaf, il Piano di Emergenza per l'Afflusso massiccio di Feriti, viene fatto sapere da Venezia, con la messa a disposizione, oltre a quelle di Mestre, delle strutture di soccorso anche delle province e dei comuni limitrofi a quelli dell'incidente (Padova, Treviso e Mirano): sono stati richiamati in servizio per turni straordinari tutti i chirurghi e gli anestesisti disponibili attualmente liberi e la circolazione ferroviaria è stata interrotta.
Sul luogo dello schianto, oltre alle autorità civili a coordinare i lavori, anche il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia.
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