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Capretta uccisa a calci ad Anagni da un gruppo di 18enni durante un compleanno: il VIDEO choc postato sui social

Questo reato può portare a una reclusione da quattro a due anni per chi causa la morte di un animale "per crudeltà e senza necessità"

29 Agosto 2023

In un gesto di spaventosa crudeltà, un gruppo di adolescenti ha preso di mira una capretta di pochi mesi durante una festa di compleanno. Il giovane animale è stata lanciato da una finestra e poi brutalmente ucciso a calci alla testa. La triste vicenda si è svolta ad Anagni, nel comune di Frosinone, e ha suscitato indignazione e raccapriccio in tutto il paese. 

Bianca Boldrini, responsabile LAV per l'area Animali negli Allevamenti ha dichiarato: “Quanto accaduto alla capretta uccisa ad Anagni è una vera e propria azione criminale di giovani che, con estrema crudeltà, hanno agito con l’intento di far soffrire e uccidere un animale di pochi mesi che si era amichevolmente avvicinato loro”.

Capretta uccisa a calci ad Anagni da un gruppo di 18enni durante un compleanno: il VIDEO choc postato sui social

La festa di compleanno sembrava iniziare come un'occasione di festa e divertimento, ma ha preso una piega inaspettata e terribile. Nelle riprese del cellulare postate online, si sentono gli sghignazzi e le risate degli adolescenti, dimostrando totale indifferenza e umanità nei confronti dell'animale. Ciò che è ancora più scioccante è che la violenza del video sia stata poi condivisa sui social media, dimostrando un totale disprezzo per la sofferenza dell'animale e per le conseguenze delle loro azioni.

Ignoranza delle conseguenze legali

Oltre alla crudeltà e all'insensatezza dell'atto stesso, gli adolescenti sembrano aver ignorato le conseguenze legali dei loro comportamenti. Il maltrattamento degli animali è un reato e, in questo caso, si tratta di "uccisione di animali", come indicato dall'articolo 544 bis del codice penale italiano. Questo reato può portare a una reclusione da quattro a due anni per chi causa la morte di un animale "per crudeltà e senza necessità".

Indagini in corso e la testimonianza del titolare

Dopo che i video degli atti di violenza sono emersi online, le autorità sono intervenute rapidamente. L'ufficio del pm ha avviato un'indagine e i carabinieri hanno iniziato ad ascoltare i testimoni e i partecipanti alla festa. Gli autori dei video sono stati individuati e ora devono affrontare le conseguenze delle loro azioni, oltre a dover dare una spiegazione di tale episodio.

Il titolare del locale in cui si è svolta la festa ha condiviso la sua esperienza e sconcerto per quanto accaduto. Ha dichiarato: "Era una comitiva di una trentina di ragazzi. Sul tardi cominciano a far baccano, ma sia ben chiaro, nessuno era ubriaco. Fanno confusione e per questo li riprendo. E dico loro di calmarsi. Ma della capretta non mi ero accorto. Me ne sono accorto la mattina dopo, lunedì, quando, verso le 6 esco, perché avevo un appuntamento a Roma. Ho visto la mia capretta massacrata. Ho fatto denuncia ai carabinieri che hanno identificato i ragazzi. Di più non so."

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