29 Agosto 2023
In un gesto di spaventosa crudeltà, un gruppo di adolescenti ha preso di mira una capretta di pochi mesi durante una festa di compleanno. Il giovane animale è stata lanciato da una finestra e poi brutalmente ucciso a calci alla testa. La triste vicenda si è svolta ad Anagni, nel comune di Frosinone, e ha suscitato indignazione e raccapriccio in tutto il paese.
Bianca Boldrini, responsabile LAV per l'area Animali negli Allevamenti ha dichiarato: “Quanto accaduto alla capretta uccisa ad Anagni è una vera e propria azione criminale di giovani che, con estrema crudeltà, hanno agito con l’intento di far soffrire e uccidere un animale di pochi mesi che si era amichevolmente avvicinato loro”.
La festa di compleanno sembrava iniziare come un'occasione di festa e divertimento, ma ha preso una piega inaspettata e terribile. Nelle riprese del cellulare postate online, si sentono gli sghignazzi e le risate degli adolescenti, dimostrando totale indifferenza e umanità nei confronti dell'animale. Ciò che è ancora più scioccante è che la violenza del video sia stata poi condivisa sui social media, dimostrando un totale disprezzo per la sofferenza dell'animale e per le conseguenze delle loro azioni.
Oltre alla crudeltà e all'insensatezza dell'atto stesso, gli adolescenti sembrano aver ignorato le conseguenze legali dei loro comportamenti. Il maltrattamento degli animali è un reato e, in questo caso, si tratta di "uccisione di animali", come indicato dall'articolo 544 bis del codice penale italiano. Questo reato può portare a una reclusione da quattro a due anni per chi causa la morte di un animale "per crudeltà e senza necessità".
Dopo che i video degli atti di violenza sono emersi online, le autorità sono intervenute rapidamente. L'ufficio del pm ha avviato un'indagine e i carabinieri hanno iniziato ad ascoltare i testimoni e i partecipanti alla festa. Gli autori dei video sono stati individuati e ora devono affrontare le conseguenze delle loro azioni, oltre a dover dare una spiegazione di tale episodio.
Il titolare del locale in cui si è svolta la festa ha condiviso la sua esperienza e sconcerto per quanto accaduto. Ha dichiarato: "Era una comitiva di una trentina di ragazzi. Sul tardi cominciano a far baccano, ma sia ben chiaro, nessuno era ubriaco. Fanno confusione e per questo li riprendo. E dico loro di calmarsi. Ma della capretta non mi ero accorto. Me ne sono accorto la mattina dopo, lunedì, quando, verso le 6 esco, perché avevo un appuntamento a Roma. Ho visto la mia capretta massacrata. Ho fatto denuncia ai carabinieri che hanno identificato i ragazzi. Di più non so."
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