28 Marzo 2014
Il giornalista Giulietto Chiesa dà una sua versione di quello che ha definito il "colpo di stato Usa" in Ucraina "finalizzato a scatenare la guerra". "La crisi d'Ucraina, l'inizio della Terza Guerra Mondiale. Giornalisti italiani indecenti, non sono più giornalisti. Sono diventati propagandisti degli Usa". L'ex inviato a Mosca per l'Unità e La Stampa ha rilasciato un'intervista ai microfoni di
Sulla minaccia degli Stati Uniti e di Obama in particolare ha risposto: "È una minaccia reale: gli Stati Uniti hanno modo di influire, anche pesantemente, sulla situazione economica-finanziaria russa. Tuttavia, credo che abbia ragione Putin quando dice che, poi, ci sarà un prezzo da pagare. La Russia può reggere, ha alternative e ha un forte credito nei confronti dell'Ucraina (2 miliardi di dollari): agirà con le leve a disposizione. Non so chi ne uscirà "vincitore", ma il fatto chiarissimo è che l'Occidente, dalla caduta del muro di Berlino e dalla fine dell'Unione Sovietica, si trova per la prima volta di fronte un interlocutore non più disposto ad accettare le sue regole. E questo è uno smacco."
Giulietto Chiesa torna sull'esclusione della Russia dal G8, spiegando: "Onestamente non credo che il G8 fosse il vero luogo della decisione; da due o tre anni il vero punto di riferimento per la consultazione internazionale è il G20. Certo, fino a che il G8 veniva considerato il cenacolo ristretto dell'Occidente, il fatto che la Russia ne fosse membro, dava e conferiva un certo prestigio a Putin. Nello stesso tempo, però, era un'arma a doppio taglio visto che l'Occidente non è ben visto in Russia, meno che mai dopo le attuali vicende ucraine. Tutto sommato l'uscita dal G8 contribuirà semplicemente ad allontanare la Russia dal percorso fin qui dettato a livello internazionale". Le conseguenze? "Potrebbero essere dure. L'unico vantaggio collettivo che il G8 rappresentava era che vi potessero essere, al suo interno, delle consultazioni-cuscini per attenuare i conflitti. Adesso i rapporti, senza mediazioni, si faranno più aspri".
Nuova guerra fredda? "Mi pare che ne siamo molto vicini. In questo stesso momento vi sono numerosi segnali di analogia: il blocco occidentale si compatta isolando la Russia. La differenza (gigantesca) rispetto alla cold war del passato è che oggi c'è di mezzo la Cina, che cambia completamente gli assetti mondiali. C'è una tripartizione di forze e in questo quadro la Cina rende molto meno potente la capacità dell'Occidente di premere sulla Russia".
Sul ruolo della Nato: "Quando ci fu la caduta del muro di Berlino e la Russia di Gorbacëv ritirò le sue truppe dalla Germania, le fu promesso che non vi sarebbe stato nessun allargamento della Nato. E invece, una volta sciolto il Patto di Varsavia, la Nato - oltre a essere rimasta in vita - ha continuato a estendersi, circondando pian piano la Russia, manifestando, diciamolo chiaramente, una volontà aggressiva. Questo se lo dimenticano tutti, ma è molto importante; ora gli equilibri della sicurezza europea sono stati completamente spezzati. La conquista dell'Ucraina da parte dell'Occidente ha cambiato totalmente gli assetti geopolitici: gli effetti li misureremo presto".
"Tutti i giornali italiani e occidentali continuano a ripetere, sistematicamente, che la Russa ha invaso l'Ucraina. Niente di più falso. La Russia ha semplicemente replicato all'occupazione del Paese da parte dell'Occidente. Questo è quello che è avvenuto". Quindi l'allarme su Putin. Quest'ultimo "non ha in mente nessuna invasione militare di nessun Paese dell'ex Unione Sovietica. È alla guida di una grande potenza nucleare che ha la forza per potere dire la sua. Se si va a punzecchiarlo nel suo cortile di casa è normale che si ribelli, ringhiando".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia