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Giada Todesco: "Nel mio ultimo libro spiego come in 21 giorni potete innamorarvi della vita sana e trasformarla con abitudini positive"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Giada Todesco, healthy lifestyle influencer italiana: "Mi piace parlare di vita sana e aiutare le donne con i miei consigli; felice per gli ultimi finanziamenti destinati ai disturbi alimentari"

27 Gennaio 2024

Giada Todesco, healthy lifestyle influencer italiana, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

“Ciao a tutti, mi chiamo Giada Todesco e sono una healthy lifestyle influencer. Mi piace parlare di vita sana e benessere sui social media quali Instagram, TikTok e YouTube e tramite la mia applicazione My Cherry, in cui potete trovare ricette sane e consigli per vivere in forma. Da qui nasce anche il mio ultimo libro,«21 giorni con My Cherry per innamorarsi della vita sana», che è uscito a settembre 2023 e racconta il metodo per ritrovare il proprio benessere e il proprio equilibrio".

Come è nata la tua passione per la cucina e per l'alimentazione sana?

“È una passione che ho fin da quando sono piccola. I miei genitori sono degli agricoltori e ciò ha influito molto sulla mia passione; io sono nata e cresciuta in mezzo alla campagna, ho avuto la fortuna di avere sempre l'orto davanti a casa mia e quindi se avessi voluto mangiare qualcosa sarei andata lì dal mio albero e avrei preso il mio frutto oppure il mio pomodorino direttamente dalla pianta. Questo mi ha aiutato tantissimo a capire il valore della vita sana e poi l'ho coltivato in un modo diverso attraverso i social media e utilizzando gli strumenti digitali che abbiamo noi oggi, come per esempio la mia applicazione che è uno strumento veramente formidabile”.

Nella tua biografia ho letto che in passato hai sofferto di disturbi alimentari.

“Purtroppo, quello che accade a tantissime donne è di non capire la trasformazione che affrontiamo dall'avere il corpo di una bambina ad avere quello di una donna. Questa cambiamento è qualcosa di veramente forte che non sempre si capisce subito e può degenerare nei disturbi alimentari. Non voglio che nessun'altra donna affronti il problema che io ho superato e ho creato questa applicazione proprio per aiutare ed invogliare le donne a prendersi cura di sé nel miglior modo possibile”.

Per quanto riguarda il tema dei disturbi alimentari, come pensi che lo Stato italiano possa affrontare al meglio questo problema?

“È importante è che ci siano dei fondi destinati a questa malattia, perché si tratta di patologie che incidono su circa 3 milioni di persone. In Italia si tratta di un problema molto importante e penso che l’educazione alimentare sia una materia che debba essere insegnata nelle scuole a partire dall’asilo nido, perché questo ci dà le basi per poter mangiare in modo sano e prenderci cura della nostra salute già da quando siamo piccoli. Quindi, ritengo che questa sia una delle azioni che va assolutamente compiuta in modo immediato. Inoltre, sono molto felice per gli ultimi finanziamenti destinati ai disturbi alimentari in Italia per l'anno 2024”.

Hai un consiglio per le ragazze che stanno attraversando un periodo difficile e che stanno soffrendo di disturbi alimentari?

“Sì, assolutamente. È molto importante riconoscere di avere un problema, perché già questo ti permette di arrivare al 90% della soluzione e parlarne con le persone che ti stanno vicino. Decidere di farsi aiutare è la cosa più importante in assoluto. Capire di avere il problema e avere voglia di uscirne aiuterà molto; poi c'è tanto lavoro da fare dentro sé stessi, con l'aiuto delle persone giuste e dei professionisti”.

Immagino che la tua famiglia ti abbia dato un aiuto fondamentale durante questo periodo. Com'è il tuo rapporto con loro?

“Ho un rapporto stupendo con la mia famiglia; non ho mai avuto un problema così grave da dover chiedere aiuto ad un centro dedicato, ma i miei genitori quando avevano capito che stavo soffrendo mi hanno salvato da questa situazione. Purtroppo, il discorso dei disturbi alimentari nelle donne è qualcosa di molto delicato che può accadere in qualsiasi momento della vita a causa di un lutto, un avvenimento spiacevole, un periodo di stress o di ansia. Si tratta di un tema molto attuale ed è un problema molto subdolo, perché non si vede; è qualcosa che si nasconde nel profondo, non si vede subito e va necessariamente curato”. 

Parliamo invece della tua app. Come funziona e che rapporto hai con la tua community?

“Il rapporto che ho con la mia community è favoloso, rispondo sempre a tutti i commenti delle mie cherries, chiamo così le ragazze della mia community che mi scrivono sempre per qualsiasi consiglio.
Cerco sempre di organizzare dei wellness retreat, ovvero dei momenti in cui possiamo incontrarci anche dal vivo in alcuni hotel dove svolgiamo delle attività legate al benessere quali cucina sana, pilates, meditazione, insomma tante attività che ci permettono di stare bene e ritrovare una certa spiritualità e benessere con il nostro corpo e che ci avvicinano alle vere noi. Siamo un team di 55 content creators, tra cui diverse foodblogger, dottoresse, nutrizionista, psicologa alimentare, ostetrica, ognuna delle quali cerca di condividere dei consigli per condurre una vita salutare. Siamo una community molto grande, forte e coesa di donne che vogliono aiutarsi a vicenda e prendersi cura della propria salute”.

Oltre all'applicazione, puoi parlarci anche dei tuoi libri e, in particolare, del tuo ultimo libro?

 “Il mio ultimo libro tratta di un metodo per ritrovare il proprio benessere, 21 giorni in cui cerchiamo di insegnare alle ragazze a prendersi cura di sé tramite nuove abitudini positive e un'alimentazione sana. Noi siamo il risultato delle nostre abitudini, quindi le piccole azioni che compiamo ogni giorno sono davvero importanti perché vanno a creare il nostro stile di vita. Perciò provate a pensare quanto una buona abitudine quanto possa influenzare e incidere sulla nostra vita e trasformarla:«21 giorni con My Cherry per innamorarsi della vita sana» vuole trasformare la vita di una persona in modo positivo, con delle sane e buone abitudini in 21 giorni, che costituiscono il tempo necessario per instaurare una nuova abitudine e poi mantenerla nel tempo”.

Parlando di buone abitudini, quali sono le tue buone abitudini?

“Sicuramente svegliarmi presto ed essere ordinata; voglio ossigenare subito la casa e avere già tutto in ordine. Non posso assolutamente permettermi di avere disordine nell'ambiente in cui vivo, ma questo è anche indice di ordine mentale. Mi piace fare una colazione sana, nutriente; mi piace meditare, è una cosa molto importante che mi dà molta forza ed energia per iniziare al meglio la giornata. Mi piace poi fare dell'allenamento, magari una camminata o pilates, dato che io adoro il pilates. Poi inizio a lavorare e a svolgere tutte le mie attività. Questo è ciò che mi fa stare bene, quello che dico sempre è che ognuno deve cercare ciò che lo fa stare bene e lo fa sentire pienamente appagato”.

Parlavamo dell'importanza dello stare bene, tu pensi di aver raggiunto il tuo stato di benessere ideale?

“È qualcosa che continua ad evolversi e trasformarsi, cambia in base alle nostre necessità. Il benessere ideale è qualcosa che non si raggiunge mai perfettamente, che si costruisce giorno dopo giorno. Io cerco sempre di vedere quello che ho, che mi piace e mi fa sentire bene.

Per concludere la nostra intervista, qual è il tuo motto? Esiste una frase che ti è particolarmente cara?

“Assolutamente sì, la frase che più mi caratterizza è «abbi cura di splendere». È un modo per consigliare a una persona di essere sempre luce, di prendersi cura della propria salute. È ciò che auguro anche ai lettori del Giornale d'Italia: abbiate sempre cura di splendere”.

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