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Antonio Patriarca (stilista): "Due parole: femminilità e leggerezza". Anche a Cellino Attanasio. VIDEO

"Antonio Patriarca Milano 1991" e "Souvenir d'Italie", le linee dello stilista: "qualità e vestibilità". A Roma, 40 capi per lo SMOM e una novità: niente lampo! Intervista in esclusiva

14 Dicembre 2023

ANTONIO PATRIARCA, LO STILISTA

Era il 1991 quando Antonio Patriarca iniziava la sua carriera da couturier con una magnifica sfilata nella splendida dimora della famiglia Fisogni

Antonio Patriarca durante l'intervista. Credits: Ph. Alessandra Basile

Le sue prime modelle, che non erano delle professioniste, contarono su una notevole giovinezza - molte avevano sui 16-17 anni e, fra le loro, anche la sottoscritta - e, soprattutto, su un contesto nobile di passerella e quasi sempre di provenienza.

Parafrasandola, come scrisse Lina Sotis, in un suo articolo intitolato "L'Atelier di buone famiglie", sul Corriere della sera, "lo stilista dagli occhi azzurri vestiva le ragazze di buona famiglia".

Insomma, oltre a femminilità e leggerezza, le parole chiave dell'operato e della passione di Antonio ancora adesso, continuano a caratterizzare le sue creazioni classe ed eleganza, dal prêt-à-porter alla sartoria su misura, in particolare nel suo showroom di via Fatebenesorelle, a Milano, su appuntamento. Questo sia sulle giovanissime, fin da quel lontano e memorabile défilé, che personalmente costituì un'esperienza unica, anche grazie all'affezionato amico di famiglia l'avvocato Piero Cutellè, sia sulle signore di qualsiasi età, ieri come oggi.

Articoli del 1991. Fonte: si ringrazia lo stilista Antonio Patriarca

La prima linea del creatore di moda abruzzese si chiama, intuibile il perché, "Antonio Patriarca Milano 1991", mentre, da qualche anno, un'altra è salita sul podio dei capi di abbigliamento che portano la sua firma ed è la "Souvenir d'Italie".

Antonio, ce lo spiega nell'intervista che segue, ha un'altra grande passione, capace di arricchire il suo mestiere: la fotografia. Gli scatti da lui stesso realizzati in giro per il Bel Paese diventano, con successo, il design di abiti, giacche, camicie, maglie, pantaloni e così via, persino borse.

Capo di abbigliamento e accessorio della linea "Souvenir d'Italie". Fonte: si ringrazia lo stilista Antonio Patriarca

GLI ESORDI, PRIMA DEL 1991

Il suo debutto lavorativo avvenne nelle vendite. Antonio svolse il mestiere di vice direttore nel negozio Beltrami a Milano, in via Montenapoleone.

Seguirono i corsi di modellista e figurinista, durante i quali una società milanese contattò la scuola che frequentava, chiedendo di uno stilista che potesse disegnare le divise del personale, e che propose proprio lui. L'azienda aveva una ventina di negozi sparsi in Italia: Antonio ebbe l'incarico di curarne l'immagine, attività che svolse brillantemente per diversi anni.

Finalmente, arriviamo agli anni Novanta e lo stilista apre quello che chiamerà il "Creative studio".

Nasce, in seguito, la sua società, tuttora operativa, e prende il nome di "Antonio Patriarca Milano 1991 srl". Il successo è assicurato.

L'etichetta "Antonio Patriarca Milano 1991" su un abito oro per le prossime festività. Fonte: si ringrazia lo stilista Antonio Patriarca 

CELLINO ATTANASIO (ABRUZZO) E GLI ACQUAVIVA

Nell'agosto 2022, Antonio presenta una sfilata unica nel suo genere al fine di promuovere un territorio a lui molto caro: l'Abruzzo, in particolare il paesino di Cellino Attanasio.

Lo scopo della sfilata, intitolata "Collezione del territorio", è, dunque, quello di aiutare una maggiore notorietà della terra abruzzese, caratterizzata da colori e immagini finiti sui circa 60 capi sartoriali proposti da Antonio sul belvedere di Cellino Attanasio.

Le stampe più diffuse fra le decine di abiti in sfilata? Quelle con tralci d'uva e olive, "perché vino e olio sono due delle peculiarità del territorio; l'olio della provincia di Teramo si chiama pretuziano, dal nome dell'antico popolo della zona". 

Cellinio Attanasio. Fonte: si ringrazia lo stilista Antonio Patriarca

Il sindaco ingegnere Giuseppe Del Papa e l'amministrazione comunale, con il relativo patrocinio, hanno accolto entusiasti l'idea di Antonio, un'iniziativa che ha regalato al paese verve e divertimento. 

Grande è l'amore per la sua terra d’origine e, in particolare, come ci racconta anche nella video-intervista, per la famiglia degli Acquaviva d’Aragona, al punto da convincere il Comune di Cellino Attanasio a far diventare quest'ultimo La Cittadella degli Acquaviva. "Gli Acquaviva, che erano una delle sette grandi famiglie del regno, erano di Atri, vicino a Cellino Attanasio, dove venivano per dei periodi" ci racconta Antonio.

"Mi interessava promuovere questo territorio, perché abbiamo una realtà di piccoli borghi che non sono conosciuti e vivono un pò nell'oblio, invece in questo modo molta gente ha cominciato a scoprire l'area poco popolare del Teramano".

La vera particolarità del défilé? Il ricorso a ragazze del luogo in veste di modelle per una sera e l'uscita finale di una di loro con un abito da sposa indosso, allineato a usi e costumi della zona come gli altri vestiti in sfilata, e una conca di rame in testa.

L'utilizzo della conca di rame era diffuso fino a metà del secolo scorso fra le donne che, non avendo acqua in casa, la recuperavano alla fonte del paese; l'acqua si manteneva fresca grazie al materiale del recipiente.

Anche la musica della serata era locale, trattandosi del Saltarello abruzzese suonato con l'organetto locale, il "Du botte".

Donne con la conca di rame in testa. Fonte: si ringrazia lo stilista Antonio Patriarca

SOSTEGNO ALLO SMOM, DELEGAZIONE ROMANA

Gli scorsi 2 e 3 dicembre, Antonio ha partecipato al mercatino natalizio della Delegazione dell'Ordine di Malta di Roma, presso l'Hotel Mediterraneo. Proprio lì è avvenuta la nostra intervista, oltre ad una breve presentazione, da parte dello stilista, dei capi da lui scelti per l'evento. Nel video allegato, un interessante montaggio dell'una e dell'altra.

L'originalità che ha accomunato i 40 vestiti di Antonio, realizzati in soli tre giorni con l'obiettivo di dare una mano alle opere assistenziali dello SMOM, è duplice: la presenza di linee dritte e l'assenza di lampo, così che, nel caso di qualche etto in più, tipico nelle feste come quelle alle porte, il capo non necessiti di aggiustature sartoriali né di rinunce ad indossarlo, adattandosi perfettamente a chi lo porta.

Uno dei vestiti della collezione di Antonio Patriarca per lo SMOM (Roma). Credits: Ph. Alessandra Basile

CONCLUSIONE

Domanda d'obbligo per il nostro stilista della "Milano - e dell'Italia, particolarmente abruzzese - bene", amico caro, insieme al citato Piero, da una vita: come ci si veste nelle prossime festività? Ci dice oro a Natale e rosso a Capodanno. Un capovolgimento, dunque, di tendenza all'insegna, come dice Antonio Patriarca, stilista del vero Made in Italy, di "un pò di allegria".

Antonio Patriarca allo SMOM di Roma. Credits: Ph. Alessandra Basile

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