Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Coronavirus, Ricciardi: 'Tra due settimane rischiamo 16mila casi al giorno'

Scattano i tamponi obbligatori per chi arriva in Italia da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna. Bonaccini: "Pronti a qualche restrizione se necessaria".

09 Ottobre 2020

Coronavirus, Ricciardi: 'Tra due settimane rischiamo 16mila casi al giorno'

"È stato sottovalutato il fatto storico che tutte le pandemie hanno una seconda ondata più pericolosa della prima" e "rispetto a quello che ci aspetta, cioè una pressione enorme con l'arrivo dell'influenza, bisognava rafforzare il sistema di testing allargandolo a tutte le strutture, sia pubbliche che private che sono in grado di farlo, e poi con i pronto soccorso che in molti casi non hanno ancora fatto i percorsi differenziati". Così Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell'Oms e consulente del ministro della Salute, si è espresso in merito all'aumento del numero di contagi da Coronavirus in Italia.

"La rilassatezza che si è determinata in tutti a partire dall'estate ha determinato un abbassamento della guardia. Ora ci sono Regioni che si sono fatte trovare più o meno preparate, e la mia preoccupazione è che questa preparazione non sia ancora adeguata a maggior ragione per quando arriverà l'influenza, e ci sono altre Regioni che si sono fatte trovare più impreparate, cioè non hanno aumentato quella capacità di testing che era presumibilmente necessaria e si è rivelata assolutamente necessaria", ha proseguito Ricciardi a 'Buongiorno', su Sky TG24.

"Non voglio colpevolizzare le regioni, so che alcuni presidenti si sono risentiti per le mie dichiarazioni ma voglio sottolineare che di fronte a una pandemia da virus respiratorio bisogna lavorare tutti insieme e basare le decisioni sull'evidenza scientifica", ha poi precisato l'esperto.

Nel frattempo per chi arriva in Italia da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca e Spagna, secondo la lista aggiornata dall'ordinanza firmata lo scorso mercoledì 7 ottobre dal ministro della Salute e pubblicata ieri sulla Gazzetta ufficiale, sono scattati i tamponi obbligatori.

Covid-19, Ricciardi: "Rischio 16mila casi al giorno nei mesi invernali. Scongiurare un lockdown generale"

"Quello che si è verificato da giugno in poi è un raddoppio dei casi ogni mese. Avevamo 200 casi, poi 400, poi 800, poi 1600 e adesso stiamo a oltre 4mila casi. Quindi rischiamo fra un mese di avere oltre 8 mila casi al giorno e tra due mesi, quando arriverà l'influenza, di avere 16 mila casi in un giorno". La chiusura della scuola è assolutamente da scongiurare così come un lockdown generale. In questo momento non c'è nessuna ipotesi di chiusura di esercizi commerciali o attività, si sta solo pensando a quali sono le possibili attività che prevedono assembramenti ingiustificati che riguardino attività non primarie che possono essere in qualche modo limitate", ha detto il mebro del comitato esecutivo dell'Oms secondo cui vanno scongiurati nuovi lockdown.

Coronavirus, Ricciardi: "La quarantena può essere ridotta a dieci giorni"

Secono quanto dichirato da Walter Ricciardi, la quarantena potrebbe essere ridotta da quattordici a dieci giorni: "Ci stiamo pensando, sulla base delle evidenze scientifiche di questo momento particolare. La quarantena secondo noi può essere ridotta a dieci giorni come si fa in Germania, con un tampone invece di due tamponi. È qualcosa che stiamo consigliando come consiglieri scientifici del ministro Speranza e spero che il Governo lo prenda in considerazione". Il virus responsabile di Covid-19 "non è mutato, se non in modo marginale. La virulenza e la patogenicità sono le stesse degli inizi della pandemia in tutto il mondo. Questa è un'evidenza scientifica molto forte, che è stata alterata da alcune dichiarazioni anche di autorevoli colleghi, soprattutto clinici che non hanno capito bene che i pazienti che loro vedono, il numeratore, non corrispondono alla verità assoluta ma a un importante input che deve essere rapportato al denominatore della popolazione. Per l'Organizzazione mondiale della sanità ieri è stato il peggior giorno sia per numero di contagi che, purtroppo, di decessi", ha affermato l'esperto.

"Non possiamo pensare che il virus non giri, questo è un virus insidiosissimo che sta di nuovo riempiendo gli ospedali. Non siamo al collasso però, ma siamo in una situazione di grandissima pressione. Gli ospedali covid in Campania e Lazio sono quasi pieni e mi preoccupano molto, non tanto le terapie intensive di cui si parla, ma le terapie subintensive perchè ci sono i pazienti infettivi che devono essere curati in un certo modo e i posti si stanno saturando già adesso. Figuriamoci quando arriverà l'influenza cosa succederà", ha poi aggiunto Ricciardi in merito al controllo che è necessario mantenere all'interno degli ospedali.

Coronavirus, Bonaccini risponde a Ricciardi: "Non ha competenze istituzionali"

Ricciardi "non ha competenze istituzionali e penso che qualche parola sia stata utilizzata fuori luogo", così il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha commentato quanto detto dall'esperto Walter Ricciardi secondo cui molte regioni si sarebbero "addormentate" sul fronte del contrasto al Covid-19. "Ieri le parole del presidente del Consiglio e dei ministri Boccia e Speranza hanno fatto chiarezza: il ruolo delle regioni è stato indispensabile", ha concluso Bonaccini che, nel frattempo, ha scritto alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, per chiedere "che nei territori sia garantita l'attivazione dei controlli anche da parte delle forze dell'ordine". Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, "è evidente che le tante misure che prendiamo devono avere anche una forma di controllo per evitare di interrompere tutto". Come ha poi ricordato il governatore democratico, il tema del trasporto pubblico "è tornato d'attualità perché abbiamo deciso in maniera sacrosanta di riaprire le scuole in questo Paese", ma ora "bisogna fare le cose per bene, essere pronti anche a qualche restrizione nel caso sia necessaria e la cosa migliore è chiedere alle persone comportamenti adeguati. Siamo ancora in piena fase di contrasto contro questa pandemia, anche se abbiamo imparato a contrastarla meglio".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x