30 Novembre 2020
Shopping (fonte foto Lapresse)
"Quello che è successo ieri a Torino è inaccettabile" tuona il governatore del Piemonte Alberto Cirio, facendo riferimento alla folla e ai numerosi assembramenti che si sono verificati nel capoluogo piemontese nella giornata di domenica. In centinaia sono corsi nelle vie del centro città e non solo, per lo shopping natalizio.
La Regione Piemonte infatti ieri - come anche la Lombardia - è passata dalla zona rossa a quella arancione e ciò ha permesso la riapertura dei negozi, che però ha portato le persone a creare pericolosi assembramenti.
"Ho fatto un'ordinanza precisa per disciplinare i centri commerciali, per la rilevazione della febbre e lo scaglionamento degli ingressi" afferma Cirio, che comunica inoltre che in mattinata si riunirà con prefetto e comitato per l'ordine e la sicurezza.
"Dove ho potuto intervenire con ordinanze regionali l'ho fatto, ma quello che ho visto ieri in alcune vie di Torino mi riporta con la mente all'estate e questo non possiamo permettercelo" ha continuato Alberto Cirio, precisando anche che chiederà "al prefetto di Torino interventi rigorosissimi."
"E' inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro" ha detto invece il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia su folle e assembramenti che potrebbero aumentare il rischio di contagio da Coronavirus. "E' naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole" ha poi concluso Boccia.
Intervenuta a Radio24 anche Sandra Zampa, la sottosegretaria alla Salute: "Sconcertante che le persone stentino così tanto a comprendere la gravità della situazione e il fatto che queste situazioni dipendono dai comportamenti di ognuno di noi. Siamo tutti tenuti in questo momento a comportamenti virtuosi".
" Io capisco che devi fare le compere, però non credo che se si va tutti lo stesso giorno migliori. E soprattutto, quando vedi che c'è una situazione così, o cambi zona o torni a casa e rimandi. Questo non è un bel segnale, non conforta" ha continuato Zampa. "Io nei giorni scorsi avevo detto che i presidenti delle Regioni dovrebbero capire che dobbiamo lavorare tutti insieme nel rigore e che scegliere di restare in una situazione più restrittiva, anche se hai possibilità di riaprire di più, tutto sommato non farebbe male".
"Vorrei che le persone si fermassero a riflettere su una cosa: a fine agosto-primi di settembre avevamo numeri di contagiati piccoli, nel giro di un mese abbiamo visto lievitare questo numero e abbiamo superato i 30mila. Questo dà l'idea di quanto va veloce e si espande l'epidemia" ha concluso la sottosegretaria Zampa.
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