28 Ottobre 2020
Decreto Ristori, la conferenza stampa di Conte e i ministri Gualtieri e Patuanelli - Fonte: LaPresse
Sono momenti difficilissimi quelli che sta affrontando Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, alla guida di una coalizione PD-5stelle. Il recente aumento del numero dei contagi ha spinto il Governo a varare misure ancora più restrittive. Pugno duro nei confronti di cinema, ristoranti, palestre e piscine che vengono chiuse per circa un mese. Anche i bar e i ristoranti sono costretti a chiudere alle 18, causando perdite gravissime per tutto il settore.
Sotto la lente di ingrandimento finisce adesso anche l’operato del Premier. Per mesi Conte è stato il collante che sembrava aver tenuto insieme il Paese, evitando che la pandemia generasse fratture insanabili all’interno della società. Ora però, complice l’arrivo della seconda ondata, sono in molti ad essere scontenti di come si stia evolvendo la situazione. Il recente Dpcm ha scontentato tutti, dai cittadini alle Regioni, dalle forze di opposizione a quelle di maggioranza. Si moltiplicano infatti i casi di dissidi interni alle forze di Governo, l’ultimo dei quali ha coinvolto il viceministro Sileri che ha accusato il Governo di aver varato misure inefficaci.
Le recenti mosse di Conte sembrano aver colpito anche il PD. Nonostante si sia promessa l’elargizione di sussidi alle categorie colpite nel più breve tempo possibile, da Largo del Nazareno chiedono a gran voce, secondo quanto riportato oggi da Italia Oggi che si instauri un dialogo con il centrodestra. "Conte li senta, ci parli, accolga anche le loro richieste se le reputa giuste. Non deve aver timore di nulla se è lui a guidare questo rapporto. Ma ora è più che mai necessario collaborare con tutti ed evitare al massimo contrapposizioni". Le parole fanno seguito all’invito dei giorni scorsi del segretario Nicola Zingaretti di considerare in maniera maggiore le opposizioni durante la fase decisionale in questo momento difficilissimo.
Il recente scoppio delle rivolte che ha attraversato le città della penisola da nord a sud ha fatto dunque traballare le forze che sostengono il Governo Conte II. All’interno della maggioranza si pensa già che potrebbero essere le stesse rivolte a creare uno scompenso interno tale da richiedere un cambio della guardia a Palazzo Chigi. I nomi sul tavolo al momento potrebbero essere quelli di Cartabia, Cottarelli, Franceschini e lo stesso Nicola Zingaretti.
Non c’è pace dunque all’interno del governo e delle forze di centrosinistra. Dopo gli attacchi di Matteo Renzi nei giorni scorsi, in cui ha fortemente criticato il contenuto del Dpcm, è Walter Veltroni a colpire nel segno. L’ex segretario PD si domanda come si sia potuto chiudere cinema e teatri e al contempo lasciare aperte le chiese, visto che non ci sono informazioni che indicano i primi con luoghi di contagio?
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