03 Ottobre 2020
Coronavirus controlli (fonte foto LaPresse)
Lunedì sera il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare il nuovo dpcm. Il provvedimento confermerà alcune misure restrittive adottate durante la prima fase di emergenza e ancora in corso, come l'uso della mascherina all'interno dei luoghi pubblici al chiuso. Ne prevederà però delle nuove, alla luce dell’aumento dei casi di Covid-19 registrati nelle ultime settimane.
Tante le tematiche che saranno affrontate. Le principali riguarderanno l’uso delle mascherine anche all’aperto, nuove limitazioni negli orari dei locali pubblici e un tetto massimo al numero di spettatori negli impianti sportivi. Parallelamente al dpcm è prevista inoltre la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021.
A causa dell’impennata di contagi registrata a settembre, preoccupano molto gli assembramenti legati alle feste e alla vita notturna. Matrimoni, funerali e movida serale in generale sono considerati veri e propri focolai. Per contenere la diffusione del coronavirus, nel nuovo dpcm potrebbe essere previsto l’obbligo della mascherina anche all’aperto. Sarebbe così generalizzata una misura ripristinata di recente in alcune regioni, come nel Lazio.
E’ possibile inoltre, come riporta il Messaggero, che possa essere introdotto un limite al numero di persone che partecipano a una riunione familiare o tra amici. In questo caso i controlli sarebbero complicati.
Sempre a causa del recente aumento dei contagi, nel nuovo dpcm potrebbe essere fissato anche un limite orario di apertura di bar e ristoranti, considerati luoghi di aggregamento.
Potrebbe essere imposta una chiusura alle 23. Nei bar, nei pub e nei ristoranti potrebbe essere inoltre riconfermata la necessità del mantenimento delle distanze di almeno un metro tra i tavoli.
Quanto al trasporto pubblico, nel nuovo dpcm rimarrà il limite del riempimento all'80 per cento. Per l’alta velocità la decisione è ancora in corso: ora il limite è fermo al 5%, ma potrebbe essere innalzato al 70%.
Le attività di controllo “potranno essere modulate in relazione a specifici quadranti territoriali e a determinate fasce orarie, in cui risulti maggiore il rischio di assembramenti, con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l'eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo Strade Sicure, nel quadro del pertinente Piano di Impiego”. E’ quanto si legge nella circolare del Viminale indirizzata ai Prefetti, in merito ai controlli per il rispetto delle misure anti-Covid.
Sembrerebbe che ci siano delle fratture, a livello regionale, per quanto riguarda il riempimento degli impianti sportivi. Emilia-Romagna e Lombardia consentono di far entrare nei palasport fino al 25 per cento di spettatori previsti dalla capienza dell'impianto, mentre il Dpcm, come riporta il Messaggero, confermerà i limiti attuali: 200 persone al chiuso, 1.000 all'aperto. Se le regioni non si adegueranno, ci sarà un intervento del governo come avvenne il 16 agosto per le discoteche (che resteranno chiuse anche con il nuovo Dpcm). Al cinema confermati i posti assegnati e nominativi e la necessità di garantire le distanze.
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