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Decreto Rilancio approvato: 55 miliardi di aiuti a famiglie e imprese

14 Maggio 2020

Decreto Rilancio approvato: 55 miliardi di aiuti a famiglie e imprese

Decreto Rilancio approvato: le misure

Il Cdm ha approvato il decreto Rilancio con aiuti per 55 miliardi a famiglie e imprese.

"Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po' di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso". Questa la dichiarazione del premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo l'approvazione del dl Rilancio.

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha annunciato su twitter che il decreto Rilancio stanzia "155 miliardi per far ripartire l'economia italiana". "Massimo impegno per far arrivare subito le risorse e rilanciare insieme il Paese" ha scritto ancora dopo il Consiglio dei Ministri.

Il dl Rilancio, oltre agli aiuti per imprese e famiglie tocca altri argomenti. Taglio alle tasse per 4 miliardi, regolarizzazione dei migranti, pagamento della cassa integrazione direttamente dall'Inps, un "buono mobilità" fino a 500 euro per bici, 190 milioni di incentivi al personale sanitario, 331 milioni alla scuola anche per la didattica a distanza, bonus vacanze, pacchetto turismo e molto altro.

Per quanto riguarda gli spostamenti, il Premier ha annunciato che per ora "i trasferimenti tra le Regioni sono congelati" e che per le riaperture procederà con un decreto legge e non con un dpcm.

"Il decreto Rilancio – ha spiegato ancora Conte - arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l'opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato. C'è un Paese in grande difficoltà. Quella di oggi è la manovra per fronteggiare questa fase che contiene delle premesse perché questa fase di ripartenza possa concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale".

Decreto Rilancio: aiuti a famiglie e imprese, previsto il reddito di emergenza

"Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese – ha precisato Conte - per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l'economia ad una pronta ripartenza, c'è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione e tagliamo 4 miliardi di tasse".

"Ci sono 15-16 miliardi alle imprese - ha aggiunto il Premier - che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato" con lo stop alla rata Irap di giugno.

Per le imprese "che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità”, il dl Rilancio stanzia "6 miliardi" di indennizzi, come ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al termine del Cdm. L'indennizzo andrà "da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare". Il Ministro ha precisato che con il decreto Rilancio viene riproposto “il bonus da 600 euro per una mensilità per la medesima platea del Cura Italia, ma lo amplia per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi" con "uno stanziamento ulteriore di quasi 4,5 miliardi".

Decreto Rilancio, 600 euro agli autonomi

"Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps – ha annunciato Conte - arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro". "Dobbiamo semplificare – ha sottolineato Conte - e fare in modo che le risorse stanziate arrivino in modo semplice, rapido, veloce”. "Abbiamo pagato l'85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura".

Decreto Rilancio: il pacchetto turismo

Il pacchetto del Turismo previsto nel decreto Rilancio è “corposo”, come lo definisce Conte, che parla di un tax credit "fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c'è un occhio di attenzione per i nostri artisti". Per quanto riguarda l'occupazione di suolo pubblico "bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l'Anci” ha spiegato Conte.

Il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini ha spiegato che nel dl Rilancio è previsto un bonus vacanze per le famiglie con un reddito non superiore ai 40 mila euro, lo stop alla prima rata dell'Imu per le imprese alberghiere e stabilimenti balneari e non solo per un valore complessivo di 4 miliardi di euro.

Dl Rilancio: cassa integrazione direttamente dall’Inps

Nel dl Rilancio viene stabilito anche che le 9 settimane di Cig in deroga che le imprese potranno richiedere fino a ottobre saranno gestite direttamente dall'Inps. È stato raggiunto l’accordo con i governatori per accelerare l'erogazione del beneficio. L'impresa dovrà fare domanda direttamente all'Insp che erogherà un anticipo dell'assegno del 40% in 15 giorni dall'arrivo dell'istanza.

Dl Rilancio: misure per la sanità

Previsti 190 milioni di incentivi al personale sanitario. Conte ha parlato inoltre di 1,4 miliardi per università e ricerca e l'assunzione di 4.000 ricercatori. Il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi ha commentato: "Oggi è un giorno storico per l'Università e la Ricerca. Con il decreto Rilancio il governo investe circa un miliardo e 400 milioni di euro sul futuro dell'Italia. Ecco una grande opportunità per i giovani talenti italiani. Se i nostri cervelli all'estero vorranno rientrare per aggiungere anche il loro contributo alla rinascita del Paese, a breve avranno tutti le possibilità per farlo, anche perché l'assegnazione dei nuovi 5600 posti da ricercatore rappresenta il più grande piano nella recente storia italiana. È soprattutto con il merito, la competenza e il talento dei nostri giovani che potremo infatti rilanciare l'Italia e vincere la sfida sanitaria, economica e sociale contro il coronavirus. Guardiamo al futuro partendo dai giovani e dalle competenze". Il dl Rilancio prevede anche 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina, in collaborazione con il ministero dell'Università, come ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza, al termine del Consiglio dei ministri.

Il Premier ha poi aggiunto che "per la sanità” è previsto “ un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni".

Decreto Rilancio, accordo sui migranti

“È un provvedimento complesso, che richiedeva una attenta valutazione” ha affermato Conte parlando della regolarizzazione dei migranti. “Da parte del M5S – ha aggiunto - è stato richiesto un supplemento di valutazione, anzi vorrei ringraziare il Movimento 5 Stelle perché abbiamo approfondito alcuni aspetti". "Non è un problema di numeri – ha precisato - è di sostanza. I principi esiliano qualsiasi considerazione sui numeri delle regolarizzazioni. E' un risultato importante e anche una battaglia di civiltà".

Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha spiegato che la "semplificazione e l'accelerazione delle procedure per la concessione della Cassa integrazione in deroga entrano nel decreto rilancio. Il consiglio dei ministri ha accolto infatti la proposta sulla quale eravamo giunti ad un accordo al termine di un confronto con le Regioni e con la ministra Catalfo. Una soluzione frutto di una positiva collaborazione istituzionale che va incontro alla necessità di modificare delle procedure non adatte all'emergenza che stiamo affrontando e che sarà a vantaggio di molti lavoratori e imprese in questo momento di difficoltà".

Dl Rilancio, proroga stop ai licenziamenti per altri 3 mesi

"Per contrastare il rischio di un aumento della disoccupazione – ha spiegato Boccia - oltre alla proroga dello stop ai licenziamenti per altri 3 mesi, è stata inserita nel decreto una misura da me fortemente voluta grazie alla quale le imprese possono destinare una quota parte delle ore alla formazione dei lavoratori, che saranno pagate dallo Stato (compresi i contributi previdenziali e assistenziali) grazie ad un apposito ‘Fondo formazione’ finanziato con 230 milioni di euro".

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