07 Settembre 2025
Sinner Alcaraz Fonte
La terza finale Slam di quest'anno dopo la terra rossa del Roland Garros parigino e l'erba di Wimbledon: questa sera, ore 20 italiane, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si giocheranno il tutto per tutto alla finale degli Us Open di New York. Da un lato l'altoatesino che difende il titolo e il primato in classifica. Dall'altro lo spagnolo di El Palmar che sogna il Major americano per tornare in vetta al ranking.
Questa sera, a New York, la finale degli US Open decreterà finalmente chi, tra Sinner e Alcaraz, si aggiudicherà il titolo di giocatore più forte del mondo. È la quinta finale consecutiva tra i big del tennis, dopo che il Roland Garros era stato vinto dallo spagnolo e Wimbledon l'aveva conquistato l'azzurro. Questa volta però non c'è solo la vetta del ranking ATP, oltre al titolo americano: ma un montepremi da record, mai così alto in nessun torneo di tennis nella storia. 5 milioni di dollari (l'equivalente di 4,3 milioni di euro) per chi conquisterà il podio; 2,5 milioni (2,1 in euro) per il secondo classificato. Cifre da capogiro, che però cedono il passo davanti alla gloria nell'albo d'oro del tennis mondiale. Se a vincere dovesse essere Alcaraz, Sinner dovrà cedere il posto all'avversario dopo esservi rimasto per oltre un anno. Se invece, a vincere dovesse essere Sinner, l'altoatesino confermerebbe una volta in più il suo talento. Sebbene lo spagnolo sia già virtualmente avanti nella classifica dopo aver toccato quota 10840 punti. Punteggio che, in caso di vittoria di Sinner, l'altoatesino supererebbe arroccandosi su 11480 di punteggio.
Le statistiche già parlano e sorridono al murciano, ma l'altoatesino non si fa scoraggiare: dopo tre finalissime consecutive in una stagione già di per sé sorprendente, Sinner ammette "Non avrei mai pensato di riuscire a farlo quando sono diventato professionista, ed ora mi ritrovo qui, è fantastico. Cinque finali Slam consecutive sono qualcosa di grande; la costanza e il riuscire a essere sempre tra i migliori nei tornei più importanti è straordinario. Lo tengo a mente, ma ora mi concentro sulla giornata di oggi". Mentre Alcaraz riconosce le qualità dell'avversario: "Sono contento di poter giocare un’altra finale Slam e di potermi misurare contro un altro dei migliori giocatori del mondo".
Alla finale sarà presente anche il Presidente degli Usa Donald Trump: circostanza fondamentale considerato che era da oltre 20 anni che un Presidente non entrava a Flushing Meadows. Un ritorno, nel caso di Trump, che era lontano almeno dieci anni. L'ultimo apparizione di Trump a Flushing Meadows infatti risale a settembre 2015. "È un privilegio per il torneo avere un Presidente che sostiene l'evento - ha detto Alcaraz - Sarò sincero, cercherò di non pensarci".
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