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Milano Cortina 2026, i Giochi invernali più paritari della storia con il 47 % di atlete

Si è svolto il Convegno Safeguarding dell'Atleta. A Giornale d'Italia ne ha parlato Greta Barbone, Human Rights Manager della Fondazione Milano Cortina 2026

11 Dicembre 2025

Milano, 11 dicembre. Si è svolto ieri nell'Aula Magna del Palazzo di Giustizia il Convegno "Safeguarding dell'atleta: Fondamenti giuridici e l'esperienza di Milano Cortina 2026", voluto ed organizzato dalla Commissione Diritto dello Sport ed Eventi sportivi e dalla Commissione Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati di Milano, con il Patrocinio della Fondazione Milano Cortina 2026. Dopo i saluti di Giuseppe Ondei, Presidente della Corte d'Appello, di Antonino La Lumia e di Carmelo Ferraro, rispettivamente Presidente e Direttore generale dell'Ordine degli Avvocati di Milano, si sono succedute tre tavole rotonde con relatori di livello e assoluta competenza che hanno affrontato il tema di come prevenire abusi, violenze e discriminazioni degli atleti.

Nella prima “Equità di genere, diversità e inclusione come modalità di prevenzione degli abusi”, moderata dall’avv. Silvia Toffoletto, Componente Commissione Diritto dello Sport ed Eventi sportivi, hanno portato il loro contributo Andrea Macrì, Atleta Paralimpico della Nazionale Italiana di Para-ice Hockey, l’avv. Luca Viola, Componente Commissione diritto dello Sport ed Eventi Sportivi Ordine Avvocati Milano, VP della Fondazione FAST, l’avv. Mariapaola Rovetta Arici dello Studio Trifirò & Partners, Componente della Commissione Diritti Umani Ordine Avvocati Milano e la dott.ssa Greta Barbone, Human Rights Manager Fondazione Milano Cortina 2026, che al Giornale d’Italia ha dichiarato: "Innanzitutto voglio sottolineare che questa edizione dei Giochi invernali 2026 sarà effettivamente la più paritaria di sempre con una quota delle atlete del 47% e in secondo luogo voglio aggiungere che il modo in cui abbiamo approcciato questo tema è quello veramente di renderlo fondamentale per noi e di promuovere l'equità di genere e l’inclusione e quindi un ambiente privo di violazioni dei diritti umani.

 

 

 

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