01 Giugno 2025
"Imane Khelif è biologicamente un uomo". Questo è il risultato dei test medici dei Campionati del mondo 2023 fatti sul campione di pugilato femminile delle Olimpiadi di Parigi 2024. Secondo il referto medico, reso pubblico per la prima volta, "la pugile" medaglia d'oro avrebbe "cromosomi maschili" e non femminili, risultando così biologicamente un uomo. I risultati del test sono stati pubblicati a 36 ore di distanza dalla decisione della World Boxing Federation di imporre lo screening per l'idoneità alle gare.
I risultati dei test sono stati condotti presso lo studio PathLabs di Nuova Delhi (laboratorio accreditato all'American College of Pathologists e certificato dall'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione) nel marzo 2023 e sono stati resi pubblici oggi. Le analisi mostrano risultati "anormali" e affermando che "l'analisi cromosomica rivela un cariotipo maschile". Secondo il referto quindi, Imane Khelif sarebbe biologicamente un uomo.
Il pugile, la cui controversia è iniziata dopo i giochi parigini quando sconfisse l'italiana Angela Carini, non ha commentato i risultati, affermando che ha intenzione di competere per le prossime Olimpiadi di Los Angeles 2028. L'atleta non ha tuttavia fornito alcuna prova di cromosomi femminili.
Diverse le testimonianze a supporto dei risultati dei test condotti nel laboratorio di Nuova Delhi. La pugile messicana Brianda Tamara, che affrontò la Khelif nel 2022, ha affermato di "non aver mai provato una sensazione simile nei suoi 13 anni da pugile", dopo esser stata colpita dall'avversaria. La stessa Angela Carini aveva dichiarato di "non aver mai ricevuto dei pugni così forti", ritirandosi pochi secondi dopo l'inizio del match.
Il portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, Mark Adams, ha descritto come "ad hoc" e "non legittimi" i risultati dei test, mentre il presidente del CIO, Thomas Bach, ha sostenuto che i risultati siano stati modificati per alimentare la controversia con l'International Boxing Association, la quale ha stabilito che la Khelif si sottoponga a test di idoneità prima di gareggiare. L'associazione aveva squalificato "la pugile" nel 2024 in seguito ai risultati di alcuni test che avevano evidenziato "livelli di testosterone troppo alti".
Se i risultati dovessero essere accolti dal CIO, dovranno essere presi provvedimenti sulla Khelif. Una delle ipotesi più caldeggiate è che le sue vittorie vengano annullate e i titoli revocati. Secondo quanto riportano alcune fonti informate, il pugile sarebbe in realtà "un trans" e non una donna.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia