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Scandalo Raoul Bova, Fabrizio Corona: "Audio e chat consegnati da Federico Monzino e Martina Ceretti per far diventare lei famosa"

L'ex re dei paparazzi contro Monzino e Ceretti: "Hanno contattato Bova per chiedergli soldi in cambio della mancata pubblicazione all’interno di Falsissimo. Il tutto avvenuto totalmente a nostra insaputa"

28 Luglio 2025

Fabrizio Corona

Raoul Bova (imagoeconomica), Fabrizio Corona (Lapresse), Federico Monzino e Martina Ceretti (social)

Chi ha mandato gli audio privati tra Raoul Bova e Martina Ceretti a Fabrizio Corona? Perché? Secondo l'ex re dei paparazzi, a farlo sarebbero stati l'imprenditore Federico Monzino e la stessa modella 23enne.

Secondo la procura, l'attore romano avrebbe ricevuto dei messaggi ricattatori. "Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? - si legge nel testo - Ho dei contenuti fra te e Martina cerretti (con la minuscola e due erre, ndr) che ti farebbero molto male. Capisci tutto questo che diventa di dominio pubblico... Comunque lunedì esce su falsissimo (con la minuscola, ndr), arriva a Corona, ma io posso non fare accadere tutto ciò... se mi vieni incontro blocchiamo tutto e rimane privato. Se poi vuoi essere così gentile e farmi un regalo, dato che ti sto salvando il culo, sta a te". 

Ad inviare questo messaggio a Bova, il quale non avrebbe ceduto al ricatto, sarebbe stato Federico Monzino che ora sarebbe indagato dalla Procura per tentata estorsione, anche se lui ha negato affermando di essere stato "sentito come persona informata sui fatti, esattamente come Corona e Ceretti". 

Nel capo d’imputazione, diffuso da Fabrizio Corona, a Monzino viene contestato di aver tentato "di costringere l’attore a corrispondere una somma imprecisata, sì da procurarsi l’ingiusto profitto patrimoniale con pari danno per la parte offesa, non riuscendo nel proposito criminoso per cause indipendenti dalla sua volontà".

Scandalo Raoul Bova, Fabrizio Corona: "Audio e chat consegnati da Federico Monzino e Martina Ceretti"

Corona sostiene che gli audio e le chat "sono stati consegnati volontariamente da Federico Monzino e Martina Ceretti, inviati direttamente sul mio cellulare dal loro computer. Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale" che doveva servire, secondo il fotografo, "a far diventare famosa Martina, solo che poi hanno contattato Bova per chiedergli soldi in cambio della mancata pubblicazione, all’interno di Falsissimo. Il tutto avvenuto totalmente a nostra insaputa".

Federico Monzino: "Io e Martina abbiamo contattato Corona insieme, non sono indagato"

"Io e Martina abbiamo contattato Corona insieme, perché lei voleva diventare famosa", ha spiegato Federico Monzino a Il Messaggero, chiarendo che la scelta di rivolgersi a Corona fu condivisa con la Ceretti. Tuttavia, Monzino prende le distanze dal messaggio ricattatorio inviato a Raoul Bova l'11 luglio, pochi giorni prima della messa in onda della puntata di Falsissimo che ha reso pubblici i contenuti.

"Non sono indagato, sono solo una persona informata sui fatti, come lo sono Corona e la Ceretti", ha dichiarato, precisando che la polizia ha analizzato anche il suo telefono, ma nega ogni coinvolgimento diretto nel ricatto.

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