24 Luglio 2023
Patrizia Mirigliani foto @LaPresse
Dopo la vittoria di Miss Olanda della modella transgender Rikkie Valerie Kollè, il dibattito e l’ipotesi di aprire il concorso di bellezza italiano alle donne trans, è arrivato anche nel nostro Paese.
Interpellata sul punto, Patrizia Mirigliani, figlia dello storico “patron” Enzo, ha risposto che non ha intenzione di cambiare il regolamento di Miss Italia che resterà aperto solo a “concorrenti nate biologicamente donne”.
La Mirigliani, ospite su RTL 102.5, ha dichiarato: “Sul tema delle partecipanti transgender a Miss Olanda, ho espresso un’osservazione che è stata presa male. Nel mio regolamento, al momento, non ho ancora aperto alle transgender, poiché ritengo che debbano essere nate donne. Quindi, finché andrà avanti il mio regolamento sarà così. E per ora non ritengo di cambiarlo. Queste sono decisioni delicate, se Miss Olanda ha ritenuto opportuno includerle sono felice per loro, ma spero non fosse l’unica transgender del concorso, anche io ho lanciato nel concorso ragazze con protesi ma non ho fatto di loro una bandiera assoluta”.
La donna sul regolamento non transige e afferma di voler rispettare una tradizione che oramai va avanti da 84 anni, anche se il concorso, pure per quest’anno, non sarà trasmesso su alcuna rete tv.
“Dico solo che le cose devono andare per gradi – ha spiegato – l’Italia è un paese delicato e particolare. Inoltre, al momento, solo due transgender hanno richiesto di partecipare a Miss Italia. Pertanto, il mio regolamento attuale non lo consente. La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, ma non ho nulla in contrario riguardo a chi decide di ammettere transgender a concorsi di bellezza, a patto che non sia strumentale. Il profilo delle ragazze che partecipano a Miss Italia non rappresenta soltanto il concetto di bellezza, ma anche le esperienze di vita e i messaggi che le giovani di oggi vogliono comunicare. Si parla tanto di Miss Italia senza considerare le realtà che nel corso degli anni sono cambiate e che saranno presenti. Troveremo ragazze che studiano informatica, che sfidano gli stereotipi di taglie e forme, che hanno il coraggio e la forza di rappresentarsi, perché oggi la bellezza è spesso oggetto di critiche e chi la rappresenta deve lottare per essere accettata fino in fondo”.
Il pensiero della Mirigliani e il suo “no” alla richiesta di partecipazione di due concorrenti transgender ha tuttavia sollevato delle polemiche.
Diversi uomini trans (nate donne e che hanno effettuato la transizione per diventare uomini), hanno ad esempio parlato di “falla nel regolamento” che accetta solo “nate biologicamente donne”. Per questo motivo e in segno di protesta, hanno inviato la loro candidatura al concorso.
Non solo, diversi sono stati anche i commenti del web alla decisione di Patrizia Mirigliani, definita sui social “transfobica”.
La donna ha poi replicato in una intervista rilasciata a “La Zanzara” con Davide Parenzo e Giuseppe Cruciani.
“Ci rimango male, hanno attaccato anche mio padre – ha raccontato la donna - Nel regolamento c’è scritto che devi essere donna dalla nascita per partecipare. Non lo cambio in corsa con delle ragazze già in concorso, mi sono rotta di questo politicamente corretto per cui ti devi adeguare in due giorni. Aperta al cambiamento? Non lo vedo come una priorità. Si rispetti il mio pensiero libero e non politicizzato. Miss Italia ha fatto cose bellissime per il mondo delle donne, ha fatto cambiamenti, è inclusivo, ha trasmesso valori. Ora viene attaccato perché io ho risposto in maniera sincera a una domanda. Se avessi detto di sì alle trans mi avrebbero criticato, ho detto no e sono criticata. Poi le critiche vengono da persone che sentono molto la questione quindi, siano educati. Quando fanno i concorsi per le drag queen le fanno partecipare le donne?” ha concluso.
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