15 Gennaio 2023
Ecco l'attesa ripartenza dello spettacolo delle meraviglie. Il mondo si capovolge e l’immaginario va in scena, in bilico tra realtà e sogno, tra ciò che è e ciò che potrebbe essere. E’ una questione di prospettiva la visione di chi assiste al ritorno del Cirque du Soleil. La prima europea con “Kurios – Cabinet of Curiosities" a Londra, alla Royal Albert Hall, dove resterà per due mesi, anticipando l’arrivo in Italia, a marzo nella capitale Roma e a maggio a Milano, questa volta non in teatro ma nel luogo naturale che per antonomasia, ovvero il tendone circense. E’ la rinascita dopo lo stop per bancarotta assistita causa pandemia, quando il format nel 2020, passando dall’introito di più di un miliardo di dollari a zero, fu costretto a interrompere 44 spettacoli e a licenziare 4600 persone, ovvero il 95 per cento dei suoi operatori, tra artisti, macchinisti, tecnici. A far riprendere il business che nella sua storia ha portato 200 milioni di spettatori in più di 450 città in oltre 60 paesi, è stato il gruppo di investitori canadesi del Catalyst Capital. É uno show che resta contemporaneo nonostante la sua storia grazie all’opportunità che offre a chi lo guarda di continuare ad esplorare, a meravigliarsi, a rimanere curioso», racconta tra le logge della Royal Albert Hall Rachel Lancaster, da tredici anni alla direzione artistica del Cirque, all’indomani della standing ovation per la prima londinese. «E forse oggi, dopo quello che abbiamo passato, lo spettacolo permette di evadere dalla realtà chi ha voglia di sognare ancora». Anni difficili, sottolinea Lancaster. «Durante il lockdown i nostri artisti hanno continuato ad allenarsi nei parchi, a casa e in videochiamata per restare in forma, per non perdere elasticità e per mantenere vivo il senso del gruppo».
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia