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Lina Wertmüller, il suo film d'esordio "I basilischi": omaggio a Minervino

Minervino, il luogo che ha visto l'inizio della carriera di Lina Wertmüller. In quel paese tra la Puglia e la Basilicata ha girato il suo primo film, "I Basilischi"

09 Dicembre 2021

Lina Wertmüller, il suo film d'esordio "I basilischi": omaggio a Minervino

Fonte: LaPresse

La compiante Lina Wertmüller, ha girato il suo primo film "I basilischi", nel paese Minervino, in Puglia. Da quel momento solo grandi successi per la regista italiana. Ma lei è sempre rimasta affezionata a quella terra, che è stato il trampolino di lancio per una carriera fatta di enormi successi.

"I basilischi" di Lina Wertmüller

La pellicola è un girata in 84 minuti. Il tutto in bianco e nero. Per quel film d'esordio, Lina Wertmüllwer ha dato tutta sé stessa: regia, sceneggiatura e soggetto. Il film appartiene al genere drammatico. In luogo in cui è ambientato è Minervino, un piccolo paese della Puglia. La storia narra le vicende di tre ragazzi che hanno gli ideali della provincia intrisi nel loro carattere e sono apatici ad ogni opportunità che la vita possa offrirgli. Vivono ogni giornata così, come se fossero condannati a quel loop infinito che solo chi vive in provincia può conoscere. Nessuno di loro ha voglia di spiccare il volo verso altre mete che potrebbero offrirgli spiragli di vita completamente diversi, al di là delle offerte lavorative, di un'Italia degli anni '60.

Verso metà film, la zia di uno dei protagonisti, invoglia il ragazzo a iscriversi all'università di Roma. Questa scelta non cambierà purtroppo il modo di vivere e di pensare del giovane, che farà ritorno al suo paese in Puglia, con la consapevolezza che ormai l'ideale di vita provinciale che aveva prima non può essere sradicato. Il basilisco, da cui prendere il titolo il film, vuole essere ovviamente una metafora, che indica il radicarsi su qualcosa senza possibilità di spostarla.

Lina Wertmüller e il legame con Minervino

Il film ebbe un successo enorme e consacrò la regista anche a livello internazionale. La città di Minervino e Lina Wertmüller hanno un legame decisamente speciale e la riconoscenza reciproca tra i due è sempre stata palese. Minervino oggi sta piangendo la morte della regista, ma a quel paese sono legate anche cose molto belle del passato. Wertmüller, nel suo film d'esordio voleva descrivere un paese che non sarebbe mai cambiato, fermo nel tempo. Ma c'è una cosa molto importante, che qualcuno almeno ci prova a cambiarlo, quindi non è una condizione irreversibile. La città pugliese ha dedicato a lei un murales di circa 18 metri per 12. Questo è stato realizzato dal progetto "Crai e Poscrai", che rispettivamente significano "Domani e dopodomani". Queste due parole danno speranza, speranza che non esista un "mai", ma che ci potrà essere sempre un domani o un dopodomani per fare qualcosa, che tutto può cambiare. E Lina Wertmüller lo ha insegnato agli abitanti di Minervino con il suo primo film: "I basilischi".

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