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Influenza, l'allarmismo di Bassetti: "Sintomi più intestinali e meno respiratori, rischiamo una delle peggiori epidemie degli ultimi anni"

Bassetti torna col suo solito allarmismo, e dichiara: "L'influenza può dare sempre anche un interessamento gastrointestinale, per cui qualcuno crede che si tratti di influenza intestinale ma nella realtà fa parte di quello che è il corteo di sintomi dell'influenza"

26 Novembre 2025

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Matteo Bassetti, fonte: imagoeconomica

La virostar Matteo Bassetti torna e fa allarmismo in merito all'influenza. L'infettivologo ha dichiarato che "quest'anno potrebbedarsi che siamo di fronte a un'influenza più intestinale e meno respiratoria". E aggiunge che "nelle prossime settimane avremo una crescita costante di più di un milione di malati alla settimana". Recentemente Bassetti aveva dichiarato che "quest'anno potrebbe addirittura crescere il numero di casi arrivando a 18-20 milioni, quindi rischiamo di avere un italiano su tre che finisce a letto con l'influenza". E aveva insistito sul vaccino: "La cosa paradossale è che in Italia si vaccina un italiano ogni quattro della popolazione generale e uno su due di quelli più a rischio".

Influenza, l'allarmismo di Bassetti: "Sintomi più intestinali e meno respiratori, rischiamo una delle peggiori epidemie degli ultimi anni"

Bassetti torna col suo solito allarmismo, e dichiara: "L'influenza può dare sempre anche un interessamento gastrointestinale, per cui qualcuno crede che si tratti di influenza intestinale ma nella realtà fa parte di quello che è il corteo di sintomi dell'influenza. L'influenza quindi può essere più respiratoria (più alta o più bassa) però fa parte sempre dell'azione del virus influenzale che può dare una polmonite, mal di gola, mal di testa, ma anche diarrea e nausea".

E poi: "Il freddo non aumenta l'influenza, ma visto che si sta di più negli ambienti chiusi (e negli ambienti chiusi si sta più uno vicino all'altro) è più facile che ci si contagi. Stiamo parlando anche nelle case, si sta più in casa, si sta più in strutture chiuse che possono essere negozi, supermercati, si sta meno all'aria aperta, ristoranti, bar e quindi si sta meno fuori".

Poi fa addirittura delle previsioni che prevedono "una crescita costante di più di un milione di malati alla settimana". "Il picco è verosimile pensare tra la seconda e la terza settimana di gennaio. Sarà una stagione molto impegnativa, abbiamo già oltre 2 milioni di persone che sono state messe a ritmo con influenza in queste prime 2-3 settimane. Diciamo che la vera e propria influenza quella tosta non è ancora partita. Questa settimana abbiamo avuto 500.000 persone, ma io penso che nelle prossime settimane avremo una crescita costante di più di un milione di malati alla settimana".

Infine, l'ultimo segnale di catastrofismo: "Rischiamo di vedere una delle peggiori epidemie influenzali degli ultimi anni, consideriamo che noi negli ultimi 3 anni abbiamo sempre visto crescere il numero dei casi di prima 15 milioni nel 23-24 e 16 milioni 24-25. Quest'anno potrebbero essere di più, forse arrivare a 18-20 milioni, quindi vuol dire un italiano su quattro contagiato".

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