15 Novembre 2025
Vaccino Covid (fonte foto Lapresse)
L'ente nazionale alla salute pubblica inglese, l'UKSHA, è accusato da parlamentari e giornalisti di non rendere volutamente pubblici i dati sul vaccino Covid e, soprattutto, sui decessi in eccesso fra coloro che hanno subito l'inoculazione.
La UK Health Security Agency (UKHSA) è finita al centro di una dura polemica per aver rifiutato di pubblicare dati che potrebbero mostrare un collegamento tra vaccini Covid e decessi in eccesso nel Regno Unito. La decisione dell’agenzia ha suscitato accuse di cover-up da parte di politici, avvocati e gruppi di cittadini, che denunciano una gestione opaca della salute pubblica.
Un gruppo trasversale di 21 parlamentari e membri della Camera dei Lord, guidato anche dal partito Reform UK, ha denunciato che dati fondamentali — che confrontano la data di somministrazione dei vaccini con quella dei decessi — erano stati condivisi con le case farmaceutiche ma mai resi pubblici. In una lettera al UKHSA e al Dipartimento della Salute, gli esponenti parlamentari hanno chiesto la pubblicazione dei dati “sulla stessa base anonimizzata utilizzata con le aziende farmaceutiche”, sottolineando che non vi era alcuna ragione credibile per trattenerli.
Secondo Richard Tice, vicepresidente di Reform UK, la scelta dell’agenzia costituisce “uno scandalo di copertura totale su come e perché le persone stanno morendo”, accusando il governo di non voler affrontare le lezioni della "pandemia" e di continuare un approccio paternalistico.
Ben Kingsley, direttore legale di UsForThem, ha definito la decisione “perversa e indicativa di disperazione”, sottolineando che il pubblico viene considerato incapace di gestire dati sanitari. “È un atteggiamento patronizzante che ha caratterizzato tutta la risposta alla pandemia: ‘fai ciò che diciamo, non fare domande, sappiamo noi cosa è meglio’”, ha affermato.
La UKHSA, difendendosi, ha sostenuto che la pubblicazione dei dati avrebbe potuto causare “angoscia” ai familiari dei defunti e un impatto negativo sulla fiducia vaccinale. Tuttavia, gli oppositori sottolineano che i dati erano anonimizzati e che non pubblicarli serve solo a evitare il controllo pubblico, alimentando sospetti sulla reale sicurezza dei vaccini.
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